Il boss dei Casalesi, Michele Zagaria, «tramite dei prestanomi era entrato nella Cpl Concordia, acquisendone delle quote societarie». È quanto ipotizza il boss pentito Antonio Iovine, in un interrogatorio reso al pm Woodcock nel settembre dello scorso anno. «Personalmente – dice il pentito – non ho mai conosciuto alcuno della Concordia. Ritengo, conoscendo Zagaria e sapendo come lo stesso e solito muoversi rispetto ad operazioni economiche così grosse, come è stato la metanizzazione dell’Agro Aversano, che Zagaria sia entrato nella Concordia». Secondo il pentito a favorire questo presunto legame con la Concordia sarebbe stato l’imprenditore Antonio Piccolo, ritenuto legato a Zagaria. Iovine tira in ballo anche politici insospettabili.
(A breve aggiornamenti e approfondimenti)