Il Movimento 5 Stelle di Arienzo ritorna sulla gestione del servizio di igiene urbana con una nuova nota stampa. Ecco il testo: “Siamo per dire le cose come stanno. Sempre. Anche con parole amare e apparendo talvolta ripetitivi. C’è sempre bisogno di analizzare i fatti e scavare nelle (non) scelte della politica. Molti sapranno che ad Arienzo IMPRESUD, l’azienda che per diversi anni ha garantito la raccolta dei rifiuti nel nostro paese, non c’è più. L’affidamento del servizio alla IMPRESUD avvenne durante la passata gestione amministrativa, senza gara d’appalto. Per tale motivo si è venuta a creare una gestione straordinaria del servizio di raccolta dei rifiuti protrattasi per diverso tempo e, non più prorogabile. Il servizio di raccolta dei rifiuti, in questo momento, ad Arienzo, è stato affidato ad un’altra azienda. Un’azienda, San Feliciana di Logistica e Trasporti, alla quale anche stavolta è stato appaltato il servizio senza gara, attraverso un affidamento diretto ed alle stesse condizioni economiche già in essere con IMPRESUD. Insomma, si prolunga ancora una volta la gestione straordinaria del servizio. Questa volta aggiungendo alla straordinarietà, anche la temporaneità. La nuova azienda garantirà il servizio per pochi mesi. Facciamo il punto della situazione. Nel mese di Marzo 2015 ad Arienzo sono state indette due gare d’appalto. La prima andata deserta e, la seconda, indetta nelle more della costituzione dell’ATO. Come dire: la gara d’appalto (la seconda) la si fa “tanto per tanto per farla” e, semmai si dovesse affidare il servizio a qualche azienda, lo si affida sino a quando la politica regionale non si accorda sulla gestione partitica dell’ennesimo carrozzone politico/imprenditoriale; Ente che avrà il compito di gestire il servizio di raccolta dei rifiuti in tutta la provincia di Caserta. L’ATO. Un comune, il nostro, come tantissimi altri della provincia, impossibilitato a programmare autonomamente, il servizio di raccolta rifiuti. Arienzo, intrappolato ed imbrigliato nelle ragnatele dei giochi politici regionali, nei cavilli di una programmazione provinciale ancora in alto mare. Dov’è finita la programmazione della politica e dei partiti, in un settore così complesso quanto costoso? Dove sono le (non) scelte dei partiti? Partiti che tra qualche giorno busseranno alle nostre case per chiederci, ancora una volta, il voto. Le elezioni regionali sono alle porte.”

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