La straordinaria decisione assunta dal Consiglio dei Ministri circa lo scioglimento dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per pesanti condizionamenti delle locali organizzazioni criminali, in particolare in tema di appalti pubblici, “rappresenta il necessario e doveroso epilogo di una situazione che da troppi anni registra una intollerabile presenza dei clan e del malaffare che- grazie ad una vergognosa tolleranza ed alla commistione con la peggior politica – ha trasformato questa grande azienda ospedaliera in un “ramo d’azienda” della criminalità organizzata”. E’ il commento dell’area del Pd Rifare Caserta che fa riferimento a Rosaria Capacchione e Franco De Michele. “Nel registrare positivamente – prosegue la nota – questa grave determinazione del Governo nazionale, non possiamo non ricordare come le forze politiche sane, la magistratura e le forze dell’ordine, e giornalisti coraggiosi, abbiano denunziato l’occupazione della più importante struttura sanitaria della provincia da parte della camorra. La “questione ospedale”, trasformato in occasione di affari per la criminalità e incubatore di clientele e potere, è stata autorevolmente sollevata dalla Sen. Rosaria Capacchione, membro della Commissione Antimafia, tanto da portare alla Commissione Prefettizia di accesso prima, al Commissariamento poi, ed infine al provvedimento di oggi del Governo. Successivamente anche il gruppo consiliare del Partito Democratico nel Consiglio Comunale della città di Caserta ha sollecitato interventi adeguati alla gravità della situazione emersa, senza ottenere da parte della Regione se non tardive, contraddittorie e deboli risposte. La decisione odierna apre sicuramente una prospettiva di speranza per la buona politica, per le forze sane di questa terra, e dimostra come la politica possa- con coraggio – svolgere il proprio ruolo nella battaglia per la legalità, a concreta difesa delle condizioni di vita dei cittadini. In questo delicato processo di controllo e proposta, Rifare l’Italia impegnerà ancora con convinzione tutte le proprie energie e l’autorevolezza dei propri rappresentanti istituzionali per ridare al Sant’Anna e San Sebastiano le condizioni di legalità e trasparenza necessarie ad un servizio tanto indispensabile che impatta sul diritto alla salute dei cittadini”.