Un dialogo trasformatosi ben presto in uno vero e proprio spettacolo offerto a PulciNellaMente e a tutta la comunità di Sant’Arpino e alle centinaia di persone accorse anche dai comuni limitrofi. È stato tutto questo- e molto altro- l’incontro inaugurale della XVII edizione della Rassegna Nazionale di Teatro Scuola “PulciNellaMente” con il grande Gigi Proietti. A fare gli onori di casa nella meravigliosa cornice del Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” vestito a festa, sono stati gli ideatori ed organizzatori di PulciNellaMente, Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo, Carmela Barbato, il sindaco facente funzioni del comune atellano, Aldo Zullo, e l’assessore alla Cultura, Salvatore Brasiello. Intervistato da Antonio Lubrano, Proietti- con la sua grande arte affabulatoria, e la sua innata ed immediata simpatia, si è lasciato andare in un dialogo dove non ha mancato di lanciare messaggi importantissimi, partendo dall’assunto che la sua scelta di diventare attore “altro non è stata che volontà di continuare a giocare liberamente a qualsiasi età così come fanno i bambini”. Stimolato anche dalle domande di studenti e pubblico Proietti ha ripercorso i momenti della sua carriera non nascondendo di essere ancora molto legato “allo spettacolo “a me gli occhi Please”. È stato uno sforzo fisico e intellettuale straordinario, ma vederlo replicato per oltre 300 sere a Roma con oltre 2000 spettatori a sera è stato semplicemente meraviglioso”. Nel corso della serata il Mattatore non ha mancato di lanciare più di qualche frecciatina a cominciare da quella “sulle decisioni di tanti pseudo esperti e funzionari che a volte bocciano delle valide idee solo perché non confacenti al proprio gusto personale”. Straordinario poi quando parlando della satira ha detto che “in Italia oggi purtroppo questa variante della libertà di pensiero non esiste, anche perché spesso e volentieri coloro che dovrebbe essere oggetto della satira- i politici in primis- fanno più ridere di coloro che li imitano e dovrebbero metterli alla berlina”. A chi gli ha chiesto cosa dire ad un giovane che decide di diventare attore, Proietti ha dato due consigli fondamentali “ di prendere la cosa molto sul serio e chiedersi subito se veramente sia questa la prospettiva della propria vita, non dimenticando però che il recitare resta sempre un gioco, un gioco estremamente serio, ma un gioco. Ai giovani dico di non guardare ai modelli televisivi come alla realtà, per diventare attore, oppure, cantante o ballerino, ci vuole studio e abnegazione”. Nel ricevere il Premio PulciNellaMente alla Carriera ha invitato i santarpinesi e non solo “a tenersi cara una manifestazione come la Rassegna Nazionale di Teatro Scuola un gioiellino che rappresenta un modello ed un punto di riferimento solido su cui costruire l’educazione delle nuove generazioni e speranze per il territorio. Vedere l’entusiasmo intorno ad una manifestazione come PulciNellaMente in momenti in cui si chiudono scuole di teatro, come la mia dove sono nati attori come Enrico Brignano, Flavio Insinna e tanti altri, è semplicemente straordinario”. Proietti che dopo aver ricevuto il Maccus dell’artista Roberto Di Carlo, la targa ricordo, una Penna Marlen creata per l’occasione da Mario Esposito, un casatiello di Paolo Petrone, una polacca della Pasticceria “La Fauna” della famiglia Portogallo, la mozzarella di bufala del Caseificio Di Santo, è stato sommerso dall’affetto dei fan ha salutato i santarpinesi regalando loro qualche sketch dei suoi personaggi più celebri. Lunedì mattina prende il via il ricco cartellone degli spettacoli delle scuole