Sono passati appena venti giorni da quando c’eravamo occupati della discarica, richiamando l’attenzione sui costi ambientali ed economici di una bonifica mai completata. Una notizia ci costringe a tornare sull’argomento: una parte del muro di cinta del sito di via Mercalli è crollata. Il fatto risale, ormai, a qualche giorno fa e, come è possibile vedere dalle immagini, la montagna di rifiuti, collassata sul ciglio della strada, è ancora tutta lì. Un intervento sul muro perimetrale del sito si era reso necessario già tempo fa: infatti erano state sistemate delle travi di ferro a sostegno del peso, evidentemente eccessivo, dei rifiuti stoccati all’interno. Parte di queste travi sono ancora visibili in altri punti del muro di cinta. Sul lato crollato, forse, non c’erano, o, semplicemente, non hanno retto. Il crollo è chiaramente visibile da chiunque si trovi a passare su via Mercalli e, a questo punto, sorge spontanea una domanda: nessuno se n’è accorto? Certo è che l’amministrazione comunale, al di là delle facili autocelebrazioni del sempre modesto Sindaco Piemonte, in materia di rifiuti non è senza macchie: per il momento ha collezionato un maxi esposto alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti sull’appalto dei rifiuti, oltre che una transazione economicamente sfavorevole con la Polisportiva Sant’Antimo s.r.l. (a causa della mancata bonifica della discarica) e il crollo del muro di cinta del sito di via Mercalli con ovvie conseguenze igienico sanitarie. Senza contare le innumerevoli zone all’interno dei confini comunali che, nel tempo, sono state oggetto di sversamento di rifiuti mai rimossi, che, ancora oggi, sono lasciati a marcire sotto sole e pioggia. Insomma, più che vantarsi del livello di differenziata raggiunto, di cui, peraltro, beneficia economicamente solo la ditta C.I.T.E., il Sindaco, forse, dovrebbe preoccuparsi un po’ di più dei rifiuti, talvolta anche pericolosi, che in strada ci restano per giorni se non, addirittura, per anni.

Testo e foto di Luca Leva

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