No al “gattopardismo”. No alla logia del “far finta di nulla”. No a partecipare a una “farsa”. Per Rifondazione Comunista e l’Altra Europa con Tsipras le prossime comunali ad Orta di Atella sono “elezioni fantasma”. Le più “inutile della storia del paese”. I due partiti di sinistra si sono tirati fuori dalla mischia. Lo hanno deciso dopo le vicende giudiziarie dell’ex sindaco Angelo Brancaccio e l’invio della commissione d’accesso al Comune. Oggi spiegano le loro ragioni. Motivano una scelta drastica. Argomentano con un ragionamento politico, senza mai sfociare nei personalismi, perché hanno adottato una linea intransigente. Durissima. Che nei giorni scorsi era già stata tracciata del Partito democratico. “Il prossimo 31 di Maggio, ad Orta di Atella, – si legge nel documento-manifesto di Prc e l’Altra Europa con Tsipras che sarà pubblicato nei prossimi giorni – sono previste le elezioni per la scelta del nuovo sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale. Questa tornata elettorale viene a conclusione della fisiologica cessazione della legislatura che cinque anni fa sancì la vittoria elettorale di Angelo Brancaccio. Per quanto sia doveroso sottolineare questo ineccepibile dato di fatto, riteniamo del tutto inopportuno vestire di normalità una situazione politica come quella vissuta da questo paese che di normale non ha più nulla. Il sindaco uscente Angelo Brancaccio è agli arresti domiciliari con obbligo di residenza fuori regione, il comune di Orta di Atella, per effetto di ciò, è retto da un commissario prefettizio, nel mentre, una commissione d’accesso sta indagando su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata sull’operato dell’amministrazione”.

Il rosario delle critiche lanciata dai partiti della sinistra è lungo come un’autostrada con i fari puntati sugli ultimi anni di gestione amministrativa. “A tutto questo – recita un altro passo del manifesto sottoscritto da Rifondazione comunista e dall’Altra Europa con Tsipras – aggiungiamoci pure anni di pubblica amministrazione caratterizzati da uno scarso rispetto delle più elementari regole democratiche, spregio della legalità, gestione privatistica della cosa pubblica, affarismo speculativo e clientelismo diffuso. Ciò che ne ricaviamo è un quadro politico di sconcertante pochezza culturale e di irreversibile degenerazione morale, un quadro che, a nostro avviso, necessita più di una seria riflessione sui motivi che ne hanno perpetuato la conservazione che di una consultazione elettorale suscettibile di ridare una parvenza di legittimità politica a quelle stesse persone che lo hanno generato”. Prc e l’Altra Europa con Tsipras rispettano la scelta del Movimento 5 Stelle ortese di partecipare alla competizione elettorale, ma rimarcano le ragioni per le quali le forze politiche di sinistra hanno imboccato un’altra strada. “Pur rispettando la scelta di quelle forze politiche le quali, con tutte le buone intenzioni del caso, si propongono di candidarsi come forza politica alternativa all’attuale maggioranza, pur stimando come buona cosa l’impegno totalmente disinteressato di quelle persone che nulla hanno avuto a che fare con le passate esperienze amministrative, noi abbiamo deciso di non concorrere a questa tornata elettorale che, senza mezzi termini, riteniamo essere la più inutile della storia politica di questo paese : perché si rischia di rafforzare la tendenza “gattopardiana” del cambiare tutto affinché tutto resti uguale, nel segno della solita cattiva politica e del clientelismo conservativo di sempre. Meglio è lasciarle trascorrere queste elezioni comunali, votandosi all’indifferenza più assordante possibile”.

Chiara e coerente (come sempre) la prospettiva politica di Prc e l’Altra Europa con Tsipras. Sicuramente più di lunga portata, ma che aspira a un cambiamento vero e radicale. “Rispetto a questa scelta, se da un lato siamo disposti ad assumerci tutte le responsabilità politico-culturali del caso rispetto all’essenza concreta di una forza politica capace di muoversi seguendo metodiche completamente diverse da quelle che hanno retto le sorti politiche di questo paese negli ultimi venti anni, dall’altro lato ci teniamo a ribadire che noi non viviamo di ansia da prestazione, di contabilità elettorale, che per noi l’impegno politico non necessariamente deve comportare l’ambizione “interessata” a ricoprire cariche amministrative. Noi ambiamo semplicemente, – si conclude il manifesto di Rifondazione e dell’Altra Europa con Tsipras – a ripristinare un’idea di politica volta a riposizionare le esigenze dei cittadini, di tutti i cittadini, al centro del proprio indirizzo di programma. Noi ci proponiamo come forza politica di Sinistra capace di costruire nel tempo una coscienza politica “autenticamente” alternativa. Per concorrere a rendere possibile quella buona politica di cui Orta di Atella è da troppi anni orfana”.

Mario De Michele

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