Una nuova interrogazione del Consigliere Regionale del Partito Democratico, Gennaro Oliviero, all’attenzione del Governatore Caldoro e dell’Assessore Regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, sulla realizzazione del Gassificatore di Capua, alla luce del Bando a firma del Provveditorato Interregionale alle OO.PP. di Campania, Molise, Puglia e Basilicata, pubblicato dalla Stazione Unica Appaltante di Caserta, in scadenza il prossimo 17 giugno 2015. “Caldoro e Romano procedano con urgenza ad attivarsi per revocare le procedure poste in essere per la realizzazione del gassificatore di Capua: siamo dinanzi all’ennesima trovata elettorale di una classe dirigente politica logora e che continua ad alimentare promesse e aspettative su un’opera illegittima quanto costosa e inutile per la comunità capuana e dei Comuni della Provincia di Caserta – afferma duramente il Consigliere Regionale del Pd, Gennaro Oliviero – E’ trascorso più di un anno e ci troviamo al solito punto di partenza: un progetto che cade nel periodo elettorale, il quale, viola palesemente la legge che come Consiglio Regionale della Campania approvammo nell’anno 2014 e che, oltremodo, contraddice paradossalmente quanto deliberato dalla stessa Giunta Caldoro lo scorso 28 marzo attraverso l’approvazione del documento di orientamento strategico per l’adeguamento al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani della Campania. Le decisioni in ordine alla realizzazione degli impianti sono adesso esclusivamente in capo ai Comuni, ogni valutazione in merito va rimessa agli organi di governo degli ATO, la Campania già all’attualità detiene la capacità impiantistica – pubblica e privata – per trattare tutto il Rifiuto urbano prodotto in Regione, non sono dichiarazioni di parte ma è quanto si legge nell’Allegato della Deliberazione regionale che risulta essere in linea ed è coerente rispetto alle diverse dichiarazioni pubbliche rese più volte dall’Assessore Romano al sottoscritto e ai numerosi Comitati e Movimenti civici, in ogni sede politica ed istituzionale, in questi ultimi due anni. Per la Provincia di Caserta non occorrono nuovi impianti, essi rappresenterebbero solamente nuovi costi a carico dei Comuni. Oltre cento dieci milioni di euro, per un termine di esecuzione, inclusa la gestione successiva alla realizzazione, di 300 mesi, a partire dalla data di aggiudicazione, risorse economiche, senza fare alcuna demagogia o populismo, che potrebbero essere destinate a promuovere e a potenziare pratiche virtuose di raccolta differenziata per i comuni, abbattendo notevolmente i costi per i cittadini. E’ il caso che gli attuali amministratori della Regione intervengano con fermezza, facendo rispettare quanto previsto dalla Legge, all’indomani delle numerose prese di posizione delle comunità locali di un’intera Provincia”.

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