SAN POTITO SANNITICO – Risale al 24 dicembre 2014 l’interruzione del Protocollo d’intesa stipulato in data 13/12/2010 tra il Parco Regionale del Matese e la Regione Campania, settore Politiche del Territorio, e riguardante l’assistenza tecnica agli Enti Parco per le pratiche edilizie. Il passaggio di competenze fu comunicato con una lettera inviata ai sindaci dei 20 Comuni del Parco dove si esplicitava la nuova procedura per il rilascio dei nulla osta direttamente dall’Ente Parco che da allora si è occupato di lavorare attraverso lo staff dell’area tecnica, formato dalla responsabile Sofia Spinelli e dall’istruttore Francesco Cusano. Procedure che inizialmente erano di competenza dell’Ente Parco in base ad una normativa regolamentata dalla Legge Regionale n. 24 del 18 novembre 1995 che prevede il rilascio di concessioni o autorizzazioni relative ad interventi, impianti ed opere all’interno del Parco, sottoponendo al preventivo nulla osta dell’Ente Parco ai sensi dell’articolo 13 della legge n. 394 del 6 dicembre 1991. Bilancio positivo già per il primo periodo, quando cioè è stata gestita al meglio la fase di transizione con le pratiche istruite dal settore Politiche del Territorio e decretate dall’Ente di piazza Vittoria per un totale di 42 pratiche. Dalla data del 24 dicembre 2014 ad oggi, invece, risultano autorizzate 35 pratiche su 35 a totale regia tecnica dell’Ente Parco. Pratiche esaminate e rilasciate con una media di 15 giorni lavorativi. Un passaggio di competenze che è stato ottimizzato da parte dell’Ente Parco grazie a nuove procedure per semplificare l’iter amministrativo uniformandolo procedura per tutti e 20 i Comuni appartenenti all’area protetta e quindi abbreviando i tempi di rilascio e assegnando una corsia preferenziale ai progetti presentati dagli enti pubblici. “Un bilancio estremamente positivo quello che riguarda questi primi mesi di passaggio di competenze, – ha dichiarato il commissario/presidente del Parco Regionale del Matese Umberto De Nicola – che in un’ottica di sburocratizzazione va ad ottimizzare i tempi di lavorazione delle pratiche edilizie ritornando ad un compito che rientrava già dal 1991 nelle competenze del Parco”.

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