Piedimonte Matese- La sezione di controllo regionale della corte dei conti ha deferito il comune di Piedimonte Matese chiedendo una serie di chiarimenti e soprattutto interventi in materia di gestione contabile . E’ stato uno scambio di informazioni e di relazioni che è andato avanti da mesi con un fittissimo carteggio tra gli uffici della sezione campana e quelli del maggiore centro matesino. In particolare sotto i riflettori della magistratura contabile è finito l’esercizio 2012( rendiconto ) tanto che i giudici contabili hanno ravvisato l’esistenza dei presupposti per l’attivazione della procedura, nell’ambito di verifiche della gestione finanziaria degli enti locali,volta all’esame di varie criticità(residui attivi, passivi, sistematica carenza di risorse per cassa ed altri rilievi) riscontrate con la deposizioni di documenti ed audizioni sia da parte di amministratori che di dirigenti apicali dell’ente . Non solo, quindi, le gatte da pelare relative allo sforamento del patto di stabilità 2014( avvenuto anche nel 2012 e nel 2006) ed il prossimo esame in consiglio comunale, fissato per il 18 maggio, del rendiconto di gestione riguardante l’esercizio finanziario dell’anno scorso ma l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Cappello e fresca di nuova-riconfermata giunta, a cominciare dalla maggioranza di “Piedimonte Democratica” dovrà affrontare queste prove tra tagli di risorse e crisi generalizzata .Si tratta di una serie di segnalazioni ( il provvedimento della sezione controllo è di gennaio 2015 dopo una non facile istruttoria ) su cui il comune è stato chiamato non solo a dare le dovute delucidazioni ma anche ad adottare le adeguate misure correttivi per rimuovere e limitare quelle che sono state definite “gravi irregolarità”, anche sulla base di alcune indicazioni fornite dalla magistratura di controllo sui punti controversi anche in vista del rendiconto 2014 .Criticità che riguardano i residui attivi, vecchi o più recenti e quindi di diversa provenienza (ricordiamo che i comuni devono riaccertare ogni anni i residui sia attivi che passivi, cioè le spese non fatte ndr), le somme accertate e da incassare ( in primis tassa rifiuti e tassa- acqua o meglio servizio idrico integrato) : è questo uno degli aspetti più delicati e gravi che costringe l’ente a continue anticipazioni di tesoreria – aspetto sottolineato con molta evidenza ed ampiezza dalla sezione di controllo regionale . Altro punto sottolineato dalla sezione è la prassi di “aver utilizzato somme a specifica destinazione per coprire spesa corrente generica” su cui il comune già avrebbe avviato delle misure di risoluzione a livello di lettura contabile degli strumenti .Altri chiarimenti e rilievi anche riguardato, sul piano tecnico, l’uso di una particolare voce di bilancio, quello dell’istituto contabile definito “servizi conto terzi” all’interno della gestione finanziaria oltre ad una migliore conoscenza della partecipazione del comune al sistema degli enti intercomunali. Su tutto questo la sezione di controllo contabile della corte dei conti ha ordinato “all’Amministrazione di porre in essere le misure correttive ( su cui si è attivato il comune) necessarie a superare le ridette criticità e a comunicarle a questa Sezione.”.Anche su questo il consiglio comunale dovrà intervenire come argomento aggiunto o con un’altra seduta.