Quattro aree, a ridosso di altrettanti campi rom nei Comuni di Giugliano e Qualiano (Napoli), nell’area della cosiddetta ‘Terra dei fuochi’, sono state sequestrate dalla polizia perché ridotte a discariche abusive. Nelle aree sono stati rinvenuti residui di rifiuti speciali combusti.
L’operazione è stata condotta dagli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, in considerazione delle gravi condizioni igienico sanitarie riscontrate. Secondo quanto accertato dagli investigatori, nelle quattro aree, che si trovano a ridosso di ben quattro campi nomadi abitati da circa mille persone, era stato stoccato di tutto. Inoltre è stata riscontrata la presenza di ceneri di materiale plastico. Questo lascia supporre che nei giorni scorsi alcuni rifiuti siano stati date alle fiamme sprigionando nell’aria veleni, con gravi rischi sia per la salute dei rom che abitano in zona ma anche con il rischio di contaminare le colture dei campi circostanti. Il sequestro è avvenuto nell’ambito di una vasta operazione di controllo che i poliziotti stanno eseguendo proprio per scongiurare il fenomeno della combustione di rifiuti. In diversi casi di tratta di vecchi pneumatici e di cavi rivestiti che vengono dati alle fiamme, soprattutto nelle ore notturne, per ricavarne rame da vendere su mercati paralleli. Ma non solo. Molto spesso, nottetempo, si danno alle fiamme scarti di lavorazione di piccole imprese e laboratori artigianali che operano al nero e che, quindi, non smaltiscono i rifiuti secondo le procedure previste. Gli agenti hanno accertato, nelle operazioni di oggi, le gravissime condizioni igienico sanitarie nelle aree sequestrate a ridosso dei campi rom. Roulotte e baracche, dove vivono centinaia di bambini, infatti sono a pochi metri da cumuli di scarti di ogni genere che marciscono sotto il sole. E con l’innalzarsi delle temperature la situazione potrebbe diventare ancora più grave.