Avevano messo in piedi una piccola ma sofisticata serra in casa dove coltivavano cannabis per produrre marijuana e quando i carabinieri li hanno sorpresi si sono giustificati dicendo che erano stufi di consegnare la ‘paghetta’ settimanale agli spacciatori: i militari dell’arma hanno arrestato nei Quartieri Spagnoli di Napoli tre studenti universitari con l’accusa di produzione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Si tratta di un 25enne del Casertano, e di un 21enne e un 22enne di Napoli. Il blitz dei carabinieri è scattato nella tarda serata di ieri. I militari si sono trovati di fronte una piccola ma attrezzatissima serra e materiale vario per ricavare e confezionale le dosi. Ai militari hanno detto che si trattava di una produzione a uso personale ma la quantità di marijuana trovata (2,5 kg di piante e quasi 175 grammi) e di denaro (820 euro in banconote di piccolo taglio), hanno indotto i militari ad escludere questa eventualità. I tre arrestati (dei quali uno esperto in biologia) oltre a possedere il cosiddetto “pollice verde”, hanno dimostrato anche di avere una vasta conoscenza della materia: ai carabinieri, infatti, durante le fasi dell’arresto, hanno fornito una descrizione piuttosto “professionale” sull’origine e sulla diffusione delle diverse varietà di “erba” da loro coltivata: “orange hill golden”, “dinachem hydro” e “hotel lacher wien”.