L’Ussi della Campania – Gruppo “Felice Scandone” esprime stupore per il contenuto della nota del Calcio Napoli nella quale viene precisato che la conferenza stampa di domani, “riguarderà solo tematiche inerenti il Napoli e non il futuro di Benitez” e che “non saranno accettate, quindi, domande relative al futuro dell’allenatore azzurro”. “Domani – prosegue l’Ussi nella nota – l’allenatore del Napoli riprende finalmente l’uso della parola. Ci si era illusi che, al di là del contenuto della conferenza stampa, sul quale aleggia una fitta cortina di silenzio ed un impenetrabile mistero, si trattasse di un’iniziativa nata dalla riconsiderazione critica su un provvedimento, quello del silenzio stampa, che non serve a nessuno: alla stampa, costretta a lavorare tra mille difficoltà, ai tifosi, privati delle notizie e dei commenti dei protagonisti del calcio da loro tanto amati, ed agli stessi taciturni tesserati, visto che la loro afonia non ha portato certamente al miglioramento dei risultati della squadra”. “Invece – sottolinea l’Ussi – con una decisione inattesa, il Calcio Napoli, che non finisce mai di stupire quanto ad esercizio della fantasia, impedisce ora ai giornalisti di fare correttamente il loro mestiere. Se al sig. Benitez non si possono fare domande sul suo futuro perché la conferenza stampa riguarderà solo ‘tematiche inerenti il Napoli’, si desume che l’allenatore è già ‘tecnicamente’ fuori dalla società ed allora non si spiega il motivo della sua partecipazione alla conferenza stampa”. L’Ussi della Campania – Gruppo “Felice Scandone” ricorda, infine, che “non è limitando la libertà di informazione che si possono risolvere i problemi di una società di calcio ed auspica che la dirigenza del Calcio Napoli abbandoni questi comportamenti che non sono in linea né con i grandi progressi che la società e la squadra hanno fatto negli ultimi anni, né con l’immagine di un club moderno e sempre più protagonista di un contesto internazionale in cui la comunicazione e l’informazione sono considerati elementi primari ed irrinunciabili”. (