“Ci siamo seduti al tavolo e abbiamo ribadito che la Whirlpool deve rivedere il piano industriale che prevede la chiusura dello stabilimento di Carinaro garantendo produzione e non ammortizzatori sociali”. Raggiungiamo il segretario provinciale della Fiom Caserta Massimiliano Guglielmi mentre è in treno, di ritorno dal tavolo di confronto che la Fiom ha avuto con i vertici della multinazionale americana. “L’azienda – spiega Guglielmi – ha manifestato nuovamente la volontà di trovare soluzioni alternative per None e Carinaro. Per il primo sito le proposte dovrebbero arrivare già al prossimo tavolo di confronto, previsto per il 9 al ministero mentre per Carinaro stanno ancora valutando. Noi come sindacato abbiamo ribadito la posizione espressa in queste settimane. I posti di lavoro vanno salvati e vanno trovate soluzioni in grado di assicurare sviluppo al territorio”. Per il rappresentante sindacale casertano è stato naturale partecipare al tavolo nonostante Fim e Uilm abbiano declinato l’invito. “Ci sono operai in lotta da un mese con centinaia di ore di sciopero, ci sembra naturale provare a sfruttare tutti i momenti di confronto con l’azienda per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Dopo questo confronto ascolteremo l’azienda il 9 al ministero e contemporaneamente organizziamo lo sciopero generale del 12 giugno”. Guglielmi si rivolge anche al governo: “In queste settimane sono state spese tante belle parole, che prendiamo per buone, ma è ora di passare ai fatti con provvedimenti concreti in grado di definire le politiche industriali del territorio”.

Angelo Golia


 

Ecco il testo del comunicato stampa della Fiom-Cgil Nazionale

 

Si è tenuto oggi l’incontro tra la direzione aziendale Whirlpool con la delegazione Fiom guidata dal segretario generale, i rappresentanti nazionali, territoriali, le Rsu aziendali di tutti gli stabilimenti del gruppo, i rappresentanti dei Cobas lavoro privato dello stabilimento di Siena e un delegato Uilm dello stabilimento di Comunanza. Assenti Fim e Uilm che non hanno partecipato all’incontro. Nel corso del confronto la delegazione sindacale ha ribadito all’azienda la necessità di individuare soluzioni industriali in grado di garantire la continuità per i siti di Carinaro e None e la necessità di affrontare e risolvere la contraddizione, presente nel piano industriale presentato da Whirlpool, tra le assunzioni previste nell’area di Varese e gli esuberi strutturali previsti nell’area di Caserta. L’azienda ha confermato la ricerca in corso su possibili soluzioni alternative alla chiusura per i due stabilimenti, dentro e fuori il perimetro Whirlpool, chiarendo che nel corso dell’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico il 9 giugno prossimo sarà in grado di presentare, nel merito, una soluzione sostenibile nel futuro per lo stabilimento piemontese per i lavoratori attualmente adibiti alle attività logistiche, mentre prevede il mantenimento delle attività di ricerca e sviluppo e commerciali fino al 31 dicembre 2016. La delegazione sindacale ha chiesto la garanzia della continuità della sfera di applicazione del contratto e delle tutele in essere a partire dall’articolo 18. None e Carinaro saranno oggetto di continui aggiornamenti nel confronto. Il 9 giugno saranno illustrati i piani industriali e di investimento per ogni singolo stabilimento, e le loro ricadute in termini di prodotto e processo. Nell’incontro di oggi è stato chiarito che sui 500 milioni previsti dal piano, 60 riguardano lo stabilimento di Comunanza. È stato inoltre illustrato dall’azienda il piano di incentivi a sostegno della salvaguardia occupazionale: un piano sul quale la discussione di merito è stata rinviata all’incontro del 9 giugno. I criteri individuati interessano i pensionabili, l’accompagnamento alla pensione, le dimissioni incentivate e il sostegno al trasferimento. L’azienda ha confermato la disponibilità a individuare su questo tema progetti specifici su None e Carinaro. È stato chiarito che gli esuberi per gli impiegati sono riferiti a funzioni e verranno individuati per aree, così come è stato specificato che la previsione di una sede comune per Comerio e Milano non mette in discussione la sede direzionale di Fabriano. L’azienda ha chiesto infine di discutere e definire gli strumenti – ammortizzatori sociali – necessari per non procedere unilateralmente a riduzioni di personale. Oggi sono stati acquisiti elementi utili al proseguimento del confronto che è aggiornato al 9 giugno. Restano le ragioni che hanno portato alla decisione di proclamare lo sciopero generale del gruppo e la manifestazione a Varese del prossimo 12 giugno, a partire dalla necessità di assicurare soluzioni industriali per Carinaro e None, a salvaguardia dell’occupazione e dell’integrità del Gruppo.

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