“Abbiamo una domanda molto semplice per l’amministrazione comunale in merito alla chiusura del Parco Pozzi: vogliamo sapere dove è la delibera di variante con cui si decide che la riqualificazione dell’area verde avverrà in difformità all’offerta valutata dalla commissione che ha assegnato l’appalto. Offerta che prevedeva di lasciare una parte del parco, quella non oggetto dei lavori, aperta e fruibile ai tanti che adesso devono subire gravi disagi. Da queste risposte valuteremo se scrivere all’Anac di Cantone o presentare un esposto”. E’ il consigliere comunale d’opposizione Gino Della Valle a sintetizzare le perplessità di Forza Italia sull’imminente avvio dei lavori finanziati dal Più Europa nell’unico parco della città normanna. “Per sgombrare il campo da accuse o equivoci – aggiunge – diciamo subito che per noi i lavori vanno fatti ma vanno fatti a norma di legge per cui chiediamo il rispetto dell’offerta dato che la gara d’appalto è stata assegnata valutando punteggi che tenevano conto per il 70% del progetto e del 30% dell’offerta economica. Presumiamo che quel progetto sia vincolante per cui vogliamo capire che bisogno c’è di chiudere l’intero parco se la forza lavoro resta la stessa e pertanto restano invariate anche le aree su cui poter lavorare. Voglio mettere le mani avanti anche rispetto ad un’altra obiezione che sicuramente il sindaco ci farà. Ormai ci ha abituati a scaricare le colpe sulla passata amministrazione ma io gli rispondo che con 8 consiglieri e 3 assessori uguali la vecchia amministrazione è la stessa della sua”. Della Valle spiega anche perché le colpe non possono ricadere su Ciaramella: “Abbiamo approvato il dos a fine 2011 e quindi i soldi erano spendibili dall’inizio del 2012 ma a maggio di quell’anno è arrivata questa amministrazione. Anche il progetto definitivo per la riqualificazione del parco è arrivato in quel periodo. Inutile sottolineare che sono passati tre anni. E’ vero che c’è stato un ricorso al Tar con sentenza poi ribaltata dal Consiglio di Stato ma se siamo a fare i conti con il rischio di perdere i fondi europei non si può fare scaricabarile“. A spalleggiare Della Valle anche Paolo Galluccio, Michele Galluccio e Gianpaolo Dello Vicario che si chiedono “dove sia la delibera, se sia stato previsto più personale rispetto a quanto prevede l’offerta”. Il gruppo d’opposizione, infine, si chiede “come mai sia stata posta una recinzione che impedisce di vedere all’interno del parco dato che non dall’esterno non ci sono pericoli. Continueremo a vigilare – concludono – fino a quando non sarà fatta piena luce”.
Angelo Golia