FRIGNANO. «Stiamo inaugurando il cantiere di un’opera utile e attesa. Un’opera che, oltre a connotare la civiltà di un popolo, rappresenterà un piano di bonifica di un intero comparto urbano». Sulla necessità e sull’importanza strategica dell’ampliamento del cimitero Gabriele Piatto, sindaco di Frignano, non ha avuto dubbi. Armato di cazzuola, elmetto, guanti e giubbetto, il primo cittadino, questa mattina (30 maggio), ha posato la prima pietra del nuovo complesso. Il progetto prevede la realizzazione di 1865 loculi, di 67 cappelle gentilizie, di 72 campi di inumazione, di una chiesa con ossari, di un edificio servizi, di un parcheggio da 120 posti auto e di una strada di collegamento. La cerimonia si è svolta, alle 11, in via Croce di Aprano, sul fondo alle spalle del vecchio cimitero. All’evento hanno partecipato tra gli altri, il vicesindaco Vincenzo Mastroianni, l’assessore delegato Giuseppe Rurale, l’architetto Ulderico Di Bello dell’ufficio tecnico, il rappresentante del consorzio concessionario Italgeco, Angelo Racioppoli, e Vincenzo Caputo, amministratore della società di ingegneria Progeca di Capodrise, partner del consorzio di Roma. Il rito della benedizione è stato ufficiato dal parroco don Luigi Cacciapuoti. L’intervento, di circa 5milioni di euro, non costerà un centesimo al Comune e sarà finanziato attraverso un project financing, formula di partenariato pubblico-privato in virtù della quale all’ente spetterà solo l’onere del controllo. Dovrà essere l’aggiudicatario a reperire le risorse per realizzare i manufatti e a gestire l’opera per il tempo necessario a recuperare il capitale investito, che, in parte, rientrerà dalla vendita di loculi e cappelle. «Oggi – ha argomentato Piatto -, il ricorso al mercato è dettato, sì, dalla crisi della finanza locale e dai limiti imposti dal patto di stabilità, ma può rivelarsi, come nel caso di Frignano, l’occasione per ottenere infrastrutture ed erogare servizi avvalendosi della competenza tecnica e dell’efficienza gestionale del settore privato, a vantaggio del bene comune».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui