“Sto aspettando di vedere i risultati dei candidati, ma una serie di personaggi che non dovevano essere candidati nelle liste collegate hanno preso una barca di voti”: a denunciarlo è la senatrice Rosaria Capacchione (Pd), esponente della Commissione Antimafia. “Sono persone che non avrebbero dovuto essere messe nelle liste, persone che sono vicine ai clan ma incensurate”, ribadisce Capacchione. “La selezione – osserva la senatrice – deve toccare ai parti, la responsabilità deve essere di qualcuno: se si fanno scelte di questo tipo, che senso ha dire che si rispetta il Codice etico”. Il lavoro della Commissione Antimafia, secondo Capacchione “è stato del tutto inutile, ne sono profondamente convinta. Più che attendersi al casellario giudiziario, come è stato fatto, bisognava ascoltare le segnalazioni e le indicazioni che arrivano dal territorio, dai circoli, per esempio”. Per Capacchione, “l’astensione fortissima in alcuni comuni in provincia di Caserta avrà pure un significato. La gente perbene non va a votare: a Casal di Principe astensione è del 70%, a Mondragone la stessa cosa. L’astensione in aree delicate va ben oltre il calo nazionale e spiega molte cose”.