E’ del 28 per cento la percentuale di raccolta differenziata fatta a Napoli, ma si registrano performance ”incoraggianti” nei quartieri in cui si effettua il ‘porta a porta’ dove si arriva a una percentuale media del 56 per cento, con ”picchi di eccellenza” del 71 per cento ai Colli Aminei e del 64 per cento nei Quartieri spagnoli.
Questa la fotografia illustrata oggi dal vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano e dal presidente di Asia Raffaele Del Giudice. Secondo i dati forniti, in città sono serviti dal porta a porta 300mila abitanti, mentre il resto della popolazione, circa 700mila cittadini, usufruiscono del sistema ‘misto stradale/domiciliare’ fatto di raccolta differenziata domiciliare della carta, raccolta nelle campane e nei tradizionali cassonetti. ”Sono dati positivi ha affermato Sodano ma c’è ancora da lavorare”. Ad abbassare ”significativamente” la percentuale media di differenziata come riferito è la raccolta stradale perché ”i cittadini non danno la giusta attenzione”. Per incrementare il porta a porta, ”vera sfida che dà la possibilità di raggiungere obiettivi alti di differenziata” ha sottolineato Sondano ”servono investimenti che fino a oggi non sono stati messi a disposizione del Comune di Napoli”. Carenza di risorse da parte del Governo a cui ha evidenziato il numero due di Palazzo San Giacomo ”stiamo sopperendo con l’incremento delle isole ecologiche che entro l’anno diventeranno sette e l’aggiudicazione delle due gare, tra giugno e luglio, per la raccolta per le utenze commerciali del cartone e l’impianto per il trattamento dell’umido a Scampia”. Il Comune, inoltre, sta lavorando all’introduzione di un sistema di premialità per i cittadini che utilizzano le isole ecologiche che si tradurrà in ”vantaggi” sulla bolletta della Tari. Lasciando i rifiuti presso le isole, i napoletani, mostrando la propria tessera sanitaria, si vedranno ‘caricati’ dei punti che si trasformeranno in vantaggi sul costo della tassa sulla spazzatura.