Whirlpool avrebbe intenzione di portare nello stabilimento di Napoli una nuova piattaforma per il lavaggio che darebbe lavoro a 100 persone in più. Lo riferiscono fonti sindacali presenti al Mise. Secondo le fonti, l’azienda ha anche comunicato che sono allo studio due ipotesi per la reindustrializzazione, affidata a soggetti esterni, del sito di Carinaro. Per questo progetto l’azienda stanzierebbe circa 3 milioni. I sindacati però hanno giudicato questo percorso non credibile e chiedono il coinvolgimento diretto di Whirlpool nelle attività. Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, a quanto riferiscono fonti sindacali avrebbe detto che durante l’incontro di oggi su Whirlpool “sono stati fatti piccoli passi avanti ma non sufficienti, così non va bene, l’azienda deve fare di più”. L’azienda avrebbe proposto infatti una soluzione per i 90 lavoratori dello stabilimento None, 100 assunzioni in più a Napoli e ha comunicato di essere in cerca di una soluzione per la reindustrializzazione da parte di una ditta esterna dello stabilimento di Caserta. Giovanni Sgambati leader della Fim in Campania rispedisce la proposta al mittente: “È assolutamente inaccoglibile la proposta di Whirlpool su Carinaro.Lo diciamo da sempre – prosegue Sgambati – ci vuole un’attività seria della Whirlpool per fare passi in avanti nel negoziato; saremo compatti a Varese il prossimo 12 giugno e non ci saranno divisioni tra lavoratori dei diversi stabilimenti”, conclude il sindacalista. I sindacati Whirlpool e il governo si incontreranno nuovamente al ministero dello Sviluppo economico il 17 giugno alle ore 16 per cercare di trovare un accordo sul piano industriale della multinazionale statunitense degli elettrodomestici

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