Cold case di camorra ricostruito dalla Dda ventuno anni dopo: ordinanza in carcere per Raffaele Bidognetti. Il figlio di Francesco, «cicciotto e mezzanotte», è indagato per l’omicidio di Amedeo Branni, ammazzato il 26 luglio del 1994. Ad accusare il ras che ha retto le fila della cosca tra il 2004 e il 2006 sono i pentiti Luigi Diana, Cuono Lettiero, Giuseppe Cecoro, Roberto Vargas ma, soprattutto, Enrico Verde, fedelissimo di Bidognetti e componente della batteria di fuoco che mise in essere l’agguato a Branni. Secondo la Dda di Napoli, Branni fu «condannato a morte» dal boss perché si era messo a spacciare senza essere stato autorizzato dal clan. L’ordine partì dal carcere e fu trasmesso ai killer dal figlio del boss, Raffaele «’o puffo», che è accusato anche di essere stato tra gli autori materiali dell’omicidio. Il quarantenne è già detenuto perchè condannato all’ergastolo (in primo grado) per due delitti (verificatisi tra il 2003 e il 2004 entrambi a Villa Literno, vittime Giuseppe Caiazzo e Domenico Ucciero) e per altri reati.