In questi giorni si offre in pasto all’ opinione pubblica l’ecocatastrofe della ex Pozzi con mattatori, divi e showman di turno che fanno a gara a rivendicare la paternità di cotanta macabra scoperta. A questi personaggi il comitato chiede dove fossero quando si informava la comunità sulla pericolosità della costruzione di una centrale a biomasse in un luogo già devastato da decenni di incuria e abbandono, quando i sigilli popolari hanno chiuso i cancelli della ex Pozzi e 2000 persone sono scese in piazza a rivendicare il diritto di decidere delle proprie terre. Quando fra qualche settimana si spegneranno le telecamere e le star saranno alla affannosa ricerca di altre catastrofi per il loro personale talent, il Comitato per l’ Agro Caleno continuerà la sua lotta con precise richieste e non ci fermeremo fin quando non diventeranno reali. – L’immediato, assoluto e incondizionato divieto di costruzione di nuovi ecomostri, a partire dalla centrale a biomasse della società Iavazzi Ambiente. – L’immediato, urgente e indifferibile dirottamento dei flussi economici e finanziari, a partire dai 17 milioni stanziati con decreto ministeriale a Iavazzi per costruire la biomasse, per riqualificare l’Agro Caleno e restituirgli dignità e prospettive di sviluppo, tenendo conto dei bisogni di tutti tra reddito, sanità e servizi sociali. – L’ immediata e totale bonifica dell’intera area della ex Pozzi, solo sotto stretto controllo popolare. Domani, sabato 20 giugno ore 18.00, presidio popolare fuori l’ area ex Pozzi per ribadire, oggi ancora più di ieri, la netta contrarietà alla centrale di Iavazzi e ci batteremo affinchè non sia seppellita più alcuna verità sugli scempi ambientali. Lo sappiano tutti, la democrazia partecipativa del comitato popolare continuerà la sua lotta incondizionatamente, utilizzando qualsiasi mezzo, possibile ed impossibile, per difendere l’Agro Caleno centimetro per centimetro! Vendicheremo ogni euro speso per gli ecomostri, ogni euro speso per i malati di cancro, ogni morto e ogni vivo che resiste! Verso la grande mobilitazione di Sabato 27 Giugno. Solo le Comunità difendono le Comunità.
Comitato per l’Agrocaleno: NO Centrale a Biomasse.