Approvato dalla maggioranza di centro sinistra di “Piedimonte Democratica”, il riparto del disavanzo a seguito del riaccertamento straordinario dei residui. Metti un torrido pomeriggio di fine giugno con un consiglio comunale convocato proprio perché si trattava di provvedere ad un adempimento non rinviabile: all’ordine del giorno le problematiche finanziarie non proprio marginali. Due gli scenari: o si fa notte o si cerca di liquidare la pratica prima possibile. L’andamento della seduta aveva preso quest’ultima piega dopo il rito degli inni( giro a vuoto per quello europeo) in un’aula da sempre afflitta da problemi di acustica. Dopo l’inversione dell’ordine del giorno disposto all’unanimità si è passati ad esaminare il piano delle alienazioni-valorizzazioni del patrimonio immobiliare. Ci si aspetti che qualcuno lo illustri. Macchè: il presidente Iannitti, in assenza di riscontri da parte dei consiglieri (così è parso), pone direttamente al voto la proposta votata solo dalla maggioranza che ne disponeva anche la immeditato eseguibilità quanto agli effetti.La proposta con il suo contenuto ? la leggeremo direttamente on line sull’albo pretorio quando sarà pubblicata con il benservito ai pochi cittadini presenti in aula al netto degli organi di informazione e degli addetti alla trascrizione- verbalizzazione dei lavori della seduta collegiale in cui sono stati assenti Di Lorenzo , Santopadre, De Girolamo e Pisani per la maggioranza. Poi si è passati all’argomento più sostanziale e cruciale , quello del riparto ,trentennale del disavanzo a seguito dell’operazione di riaccertamento straordinario dei residui, specie attivi ( crediti e quindi somme accertate e da incassare trascinate da anni e quindi a rischio anche di inesigibilità di cui si è dovuto fare una cernita per “ripulire” il bilancio.Un adempimento che sembrava anch’esso scivolare via .E’ stato il consigliere Del Monaco a sottolineare il carattere non di “semplice adempimento tecnico” richiamando i nuovi dati usciti dal riaccertamento e gli effetti sul rendiconto aggiornato(da un avanzo originario notevole ad un consistente disavanzo) “con effetti sui prossimi bilanci di 30.000 euro annui” ha detto il rappresentante di Sinistra Matesina lamentando la mancanza di virtuosità non solo per vostre responsabilità ma anche di passate amministrazioni. Nonostante i nostri continui richiami non si è fatto nulla per cambiare tendenza”. E’ stato il sindaco Vincenzo Cappello a replicare e spiegare il senso dell’operazione: ”abbiamo adottato ai sensi della normativa un nuovo tipo di gestione/armonizzazione contabile che sarà obbligatoria che ci ha imposto non solo di rivedere i residui attivi ma in particolare di alimentare il fondo per la svalutazione dei crediti a rischio di inesigibilità con un accantonamento di ben 9 milioni di euro. Gli uffici finanziari hanno provveduto a riaccertare i crediti forse anche in maniera eccessivamente prudente” con riferimento ad alcuni crediti a rischio di incasso che possono essere recuperati-ha spiegato Cappello ricordando la copertura trentennale della manovra operata dall’amministrazione.
Michele Martuscelli