“Quando lo Stato e la società civile si muovono con lo stesso passo diventa possibile liberarsi dall’opprimente presenza della criminalità; si realizza così il sogno di Pio La Torre, si realizza il desiderio di quanti con coraggio cercano di vivere la loro “normalità” e la loro sana quotidianità”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano in un messaggio inviato ai responsabili del Consorzio di comuni Agrorinasce Imma Fedele e Giovanni Allucci, che tra il 29 e il 30 giugno hanno inaugurato tra Casal di Principe, Santa Maria la Fossa e Casapesenna, nell’ambito dell’iniziativa “L’Agro che Rinasce”, quattro progetti in beni confiscati alla criminalità organizzata, tra cui il nuovo ristorante dell’Nco (Nuova Cucina Organizzata), un’isola ecologica, un ostello della gioventù e un caffè letterario. Gli interventi sono stati finanziati dal Ministero dell’Interno, attraverso i fondi del PON “Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno”. “La strategia di aggressione dei patrimoni criminali – prosegue il ministro – risulta sortire un duplice effetto: sottrarre il bene alla disponibilità dei mafiosi e rispondere a una domanda di giustizia, di giustizia sostanziale. La riacquisizione di tali beni assolve, in altri termini, a una funzione risarcitoria collettiva che trova nella riconduzione del bene all’uso pubblico la sua manifestazione più esplicita”. “Il messaggio del ministro – commenta l’amministratore delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci – ci emoziona e ci inorgoglisce. Dietro a questi progetti c’è passione, pazienza e tenacia; ci sono i valori profondi di tantissimi cittadini onesti di questa terra”.

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