L’Ussi della Campania protesta per la decisione del Calcio Napoli “di non organizzare la tradizionale e attesa conferenza stampa per la presentazione del nuovo allenatore, Maurizio Sarri” e, in una nota, lancia un appello al presidente Aurelio De Laurentiis “affinché modifichi realmente, e non soltanto a parole, i suoi rapporti con la stampa”. L’Ussi riferisce che, “su disposizione della società, Sarri si limiterà a parlare oggi con i rappresentanti di alcune testate di carta stampata, scelte con un criterio – per l’Ussi – non precisato, e che domani completerà l’opera offrendosi ai microfoni di alcune tv nazionali e della emittente radiofonica che ha acquistato i diritti di esclusiva”. Per l’Ussi, “vengono pertanto tagliati fuori da questo importante evento sia i giornali ritenuti dalla società inidonei, sia le emittenti televisive e radiofoniche locali, sia i siti ed i portali di informazione online”. “I giornalisti sportivi – aggiunge l’Ussi – non chiedono molto: soltanto di venire trattati tutti con lo stesso rispetto che essi riservano al Calcio Napoli ed agli uomini che rappresentano la società, dal presidente fino all’ultimo dei collaboratori”.  Per l’Ussi la scelta del Napoli di far non organizzare la conferenza stampa di Sarri “è senz’altro un modo originale di cominciare la stagione, che desta, oltre che preoccupazione, anche sorpresa perché in occasione dell’ultima conferenza stampa dell’annata che si è da poco conclusa, quella organizzata per il commiato dell’ allenatore in uscita, il presidente De Laurentiis aveva pubblicamente comunicato che, nel volgere di una settimana, avrebbe modificato i suoi rapporti con i giornalisti, con i quali si sarebbe periodicamente incontrato a pranzo per instaurare un clima nuovo e, presumibilmente, più fattivo e reciprocamente collaborativo. Quello che sta accadendo in queste ore – sottolinea l’Ussi – smentisce clamorosamente tale annuncio e contribuisce a complicare ancor di più i già tradizionalmente non facili rapporti tra la stampa ed il Calcio Napoli”. Per l’Ussi “ancor più inquietante è il fatto che alla richiesta di chiarire la ratio di questa decisione, che penalizza gravemente una gran parte dei giornalisti che seguono con scrupolosità e correttezza le vicende della squadra e le loro testate, l’ufficio stampa non abbia fornito alcuna spiegazione, limitandosi pilatescamente ad osservare che si tratta di una prassi comune a molte altre società e che, dunque, ciò che sta accadendo non dovrebbe ingenerare meraviglia alcuna, anche perché il Napoli è libero di regolarsi come crede più opportuno. Evidentemente al Calcio Napoli, e sorprendentemente anche ai giornalisti addetti alla comunicazione – afferma l’Ussi – sfugge che la libertà di stampa nel nostro Paese è ancora un caposaldo di democrazia e di civiltà e non ci risulta che tale fondamentale principio di sia stato abrogato, né di fatto né, tantomeno, di diritto”.

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