”Il ciclo dell’acqua in Campania era diventato il nuovo strumento di finanziamento illecito ai partiti”. Lo ha detto il vicepresidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio nel corso di una conferenza stampa convocata per chiedere al Consiglio regionale campano di impegnarsi per la ripubblicizzazione dell’acqua. Un tema che diventa ‘caldo’ a seguito di quanto emerso ieri dall’inchiesta della Procura che ha portato a diversi arresti tra cui quello dell’ex sindaco di Caserta Del Gaudio, dell’ex consigliere regionale Barbato e alla richiesta di arresto per il deputato Sarro. Secondo quanto riferito da Di Maio, negli ultimi dieci anni la bolletta per i cittadini campani ”è lievitata del 70 per cento con conguagli incredibili e, a volte, il distacco del contatore. Non è più possibile – ha aggiunto – che i cittadini paghino la bolletta per finanziare partiti e campagne elettorali”. Di Maio ha affermato che con l’approvazione della legge regionale, già presentata dai Comitati in favore dell’acqua pubblica nella precedente legislatura, si andrebbe a risparmiare fino al 30 per cento perché – ha evidenziato – ”se si fa un confronto con le bollette di Abc del Comune di Napoli e quelle della società privata c’è uno spread di almeno il 30 per cento”.

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