Piedimonte Matese- E adesso che succederà? Sulla bocca della gente di Piedimonte Matese corre, con maggiore frequenza, questa domande di fronte a “cosa è successo”, all’iscrizione nel registro degli indagati (353 codice penale per il presunto condizionamento di gare pubbliche) ed alla richiesta di arresto della magistratura fatto salvo l’iter di autorizzazione della camera dei Deputati(relatore del dossier per la giunta sarà il campano ma di origini matesine Marco Di Lello). Come ha reagito all’inchiesta giudiziaria sui servizi idrici, in combutta con la camorra secondo l’impostazione accusatoria del Direzione antimafia (“operazione Medea”), la città da cui proviene il parlamentare, dimessosi dalla commissione antimafia, Carlo Sarro dove è stato sindaco per quasi dieci anni(dal 1997 al 2006 un anno prima della scadenza naturale per il defenestramento di parte della sua maggioranza insieme all’opposizione che intonò sui muri della città con i manifesti ”La caduta degli dei”)? Sbigottimento, incredulità (“ma veramente?”) ma anche un certo, diffuso, rassegnato disincanto per la vicenda che vede coinvolto il deputato che ritornava qui, ogni tanto, presso la segreteria, nei finesettimana, a causa dei numerosi impegni parlamentari e politici , oltre a commissario in carica provinciale di Forza Italia. Sezione di F.I. chiusa(del resto mai a regime tranne i primi mesi del secondo mandato Cappello poi l’attività è andata scemando) .La sezione, infatti, in piazza Roma è stata pochi giorni dopo il turno delle recenti elezioni regionali(nessun incontro pubblico in città per inciso ) ed ora all’ingresso campeggia un mesto “affittasi”. E’ da questo trampolino di lancio che Sarro ha avviato la carriera parlamentare, prima come senatore e poi come deputato grazie al “Porcellum”dei nominati, potere sopravvissuto in parte nell’Italicum renziano , dopo alcuni tentativi andato a vuoto alle regionali ma coltivando, sempre di più, il legame, sempre più stretto, con l’ex ledare maximo di F.I.PDL Nicola Cosentino e lo status di “fedelissimo” dell’ex sottosegretario all’economia e coordinatore campano degli azzurri. Un’amicizia, non solo politica, di cui ha sempre espresso gratitudine in svariate occasioni pubbliche, come quando Cosentino venne ad inaugurare la nuova sezione(era dicembre 2012, con il primo processo Cosentino già avviato ed alla vigilia delle elezioni nazionali post-governo Monti) propria in piazza Roma con tanto di banda musicale al seguito ed accesione di fuochi pirotecnici. La materia del servizio idrico è sempre stato un pallino della sua attività come amministratore : per anni presidente dell’ambito intercomunale Volturno-Garigliano e poi all’Ato 3/ Sarnese-Nolano. Anche in città(venendo al dato locale allorquando era sindaco) privatizzò, per la prima volta, la gestione del servizio idrico integrato(come lo è adesso ndr) ai sensi della legge Galli per poi farlo rientrare a gestione interna ma dopo aver subito lo scotto di una famosa delibera-per il significato politico più che per gli effetti giuridici-amministrativi- in consiglio comunale in cui fu messo in minoranza dal voto della minoranza ( allora capogruppo Pepe con Landino, ex Margherita) e di parte della sua maggioranza, specie ex An per la gestione pubblica delle risorse. Nelle ultime settimane il movimento 5 stelle aveva chiesto con forza le dimissioni da commissario dell’ente d’ambito per incompatibilità con la funzione di parlamentare- cosa segnalata anche da Cantone : Sarro si è dimesso solo dopo lo scoppio dell’inchiesta.
Michele Martuscelli