E’ uno dei più grandi d’Italia, anche per la quantità di merce trattata. Il business dei trasporti da e per il mercato ortofrutticolo di Giugliano (Napoli), secondo quanto emerge della indagini che questa mattina hanno portato all’emissione di 20 ordinanze di custodia cautelare, era passato nel corso degli anni dal controllo del clan dei Casalesi a quello dei Mallardo, clan egemone del Giuglianese legato ad altre famiglie malavitose – anche per intrecci di parentela – della città di Napoli. Il clan Mallardo aveva puntato al controllo dei trasporti su gomma della merce ma anche delle transazioni internazionali della merce. Migliaia di tonnellate di frutta di stagione che ogni giorno – dall’inizio di maggio fino a metà settembre – sono trasferite presso altre strutture commerciali sia italiane che all’estero. Il mercato di Giugliano è ‘stagionale’: apre i battenti in primavera e cessa le attività a settembre. Realizzato negli anni 80 conta ben 104 stand ma non è completamente decollato anche perché nel corso degli anni le numerose aziende agricole del Giuglianese anche a causa della diminuzione di suolo coltivabile si sono trasferite nell’alto Casertano e nel basso Lazio. Un business quello dei trasporti da e per il mercato di Giugliano che gli investigatori hanno svelato grazie alle intercettazioni telefoniche. Ipotesi investigative che però sono state confermate dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, Giuliano Pirozzi. Un ‘colletto bianco’ che era al servizio dei clan Mallardo (i ‘Carlantonio’ dal nome del capostipite) e che era delegato ad avere contatti anche con la politica. Pirozzi diventato collaboratore di giustizia nel corso degli ultimi tre anni ha raccontato anche dei svariati interessi che l’organizzazione malavitosa aveva in diversi settori. Un clan che voleva controllare anche appalti pubblici.