Furto con svastica al fondo rustico Amato Lamberti, bene confiscato alla criminalità organizzata a Chiaiano.” Stanotte – si legge sulla pagina facebook – il Fondo Confiscato alla camorra Selva Lacandona è stato vittima dell’ennesimo gravissimo furto, a cui stavolta sono state apposte anche numerose svastiche, come inquietanti firme politiche del gesto. Questo avviene durante una settimana di aggressione vera e propria, attraverso furti e atti di devastazione, alle esperienze dei beni confiscati campani. E’ evidente che è in atto un’offensiva massiccia e dalle connotazioni palesemente politiche, che individua questi beni sottratti all’imprenditoria armata come luoghi di costruzione di pratiche dell’accoglienza e come presidi di democrazia contro le mille forme di intolleranza che si stanno capillarmente diffondendo nel tessuto sociale. Riteniamo per questo particolarmente grave ed emblematica la firma trovata questa mattina sulle pareti dei nostri capannoni. Quel simbolo di intolleranza e odio infatti ci sembra una risposta chiara alle scelte che, come Fondo, abbiamo portato avanti fin dall’inizio della nostra esperienza e che ci hanno visti protagonisti, nelle ultime settimane, di alcune importanti giornate che contestavano le nuove formazioni xenofbobe e fasciste sul territorio. Non possiamo non pensare che questa firma abbia a che fare con la manifestazione a cui abbiamo preso parte contro la riunione di fondazione del coordinamento provinciale NOI con Salvini Napoli, a cui era presente anche il Presidente dell’VIII municipalità Pisani, che in questa storia ha la responsabilità politica incontestabile di aver dato spazi e contesti ai gruppi di estrema destra dell’area nord, fornendogli strutture fisiche e agibilità politica. O ancora, non possiamo non pensare che proprio Venerdì scorso abbiamo aderito e costruito insieme con la associazioni del territorio, un’assemblea anti-razzista nel cortile dell’ VIII municipalità che denunciava alcune posizioni di Pisani e della maggioranza proprio in merito alle questioni che hanno a che fare con l’accoglienza dei migranti e con l’inclusione. O ancora non possiamo non pensare alle nostre posizioni sulla questione del campo rom di Scampia o al fatto che il fondo abbia accolto tra le sue braccia i ragazzi dell’ Afro-Napoli, un’esperienza straordinaria di calcio anti-razzista che ogni anno permette a tantissimi migranti di avere accesso ai permessi e alle carte di cittadinanza. L’elenco delle cose fatte che danno estremo fastidio a queste formazioni xenofobe e popoliste sarebbe infinito. D’altra parte fin dall’inizio della nostra attività abbiamo ribadito che non ci saremmo limitati a trasformare questa immensa terra in un luogo di mera testimonianza, ma che avremmo aperto lo spazio alla città democratica, con in testa l’idea che fare anti-camorra oggi vuol dire innanzitutto pratica di contrasto all’oppressione economica, all’ intolleranza, all’odio e alle discriminazioni. Al fascismo diciamo stamattina, senza se e senza ma. Quel fascismo che nella storia del pase non ha mai mancato di strizzare l’occhio, quando serviva, anche alla criminalità organizzata. Quel fascismo protagonista delle stragi impunite e delle più oscure vicende italiane. Quel fascismo che si presta sempre ad essere braccio armato dei piani eversivi dei poteri forti. E’ per questo, per ribadire da che parte della società abbiamo scelto di stare, che ognuno dei campi estivi che proprio in queste settimane sta animando l’attività del Fondo è proiettato in una gran quantità di esperienze concrete di dialogo con i protagonisti che hanno animato le lotte per il diritto all’abitare e quelle contro la devastazione ambientale del territorio. Ed è per questo che gli stessi ragazzi dei campi partecipano alle assemblee territoriali e alle iniziative di riqualificazione urbana promossa dai comitati di base. Evidentemente questo modo di agire dà fastidio alle forze reazionarie che si muovono all’area nord e in generale nella città di Napoli. Ebbene noi a questa aggressione e a questo ingente danno economico rispondiamo innanzitutto ribandendo che non ci spaventano né le minacce, né i furti. Per agire questi signori hanno dovuto approfittare di una delle poche notti in cui non c’erano i ragazzi dei campi e il fondo è chiuso e vuoto. Hanno agito da vigliacchi, come vuole la mentalità nazi-fascista alla quale si richiamano. Noi di contro rispondiamo con un’iniziativa pubblica e proponiamo di trasformare l’aperitivo del giovedì sera che stiamo organizzando insieme con Massimo Jovine dei 99 Posse e che vede la collaborazione dei migliori artisti della scena underground della città, in un’iniziativa antifascista, in modo da cancellare tutti insieme quei simboli osceni e da contribuire economicamente all’ acquisto delle cose che questi signori hanno rubato. Ci teniamo inoltre a ribadire ai “ladri” di questa notte e a tutti i fascisti della città che nella nostra idea di contrasto alle mafie c’è anche la pratica quotidiana di auto-difesa e auto-tutela delle comunità di cui facciamo parte. Per cui, continuate pure a nascondervi nella notte di una domenica sera, sapendo di non incrociare nessuno di noi lunga la strada, ma prima o poi questo gioco vigliacco dovrà interrompersi e voi dovrete assumervi le responsabilità delle cose fatte e di quelle firme. Vi aspettiamo tutte e tutti giovedì dalle 19,30 per ballare sulle note dell’accoglienza e dell’antifascismo e per rimuovere i segni di questa brutta storia! Rispondiamo alla vigliaccheria e all’intolleranza con la solidarietà!”