“Marino ha cambiato 8 assessori in 2 anni. De Magistris 22 in 4. Napoli è preda di inchieste, tasse, illegalità e degrado. I media nazionali danno ampio spazio ai disastri di Marino, ma la verità è che #NapoliStaPeggioDiRoma”. Lo ha scritto, in due tweet, Gianni Lettieri, imprenditore e presidente di Fare Città, lanciando una campagna social ”ripresa immediatamente – rileva una nota – dal popolo della rete, in maniera bipartisan”. Tra i primi a riprendere l’hashtag, il neodeputato di Scelta Civica, Gianni Palladino: “Di ritorno dalla Capitale, dove ho appena effettuato accesso a Montecitorio, mio primo tweet da deputato non può che essere #NapoliStaPeggioDiRoma”. Sulla stessa linea il ‘cinguettio’ di Tiberio Brunetti, fondatore di Giovani in Corsa e coordinatore di Prima Napoli: “Ho vissuto a Roma 15 anni, mai vista messa così male. A Napoli, però, mancano tutti i requisiti minimi di vivibilità”. L’hashtag critico, è stato condiviso anche dallo giovane scrittore partenopeo Alessandro Iovino: “Sono a Roma tutte le settimane, ma credetemi #NapoliStaPeggioDiRoma”. Il segretario nazionale delle comunità di recupero dei minori, Giovanni Tagliaferri, pone l’attenzione su “Welfare zero e questione Rom irrisolta”. Alberto Celentano, portavoce di Giovani in Corsa, afferma: “#NapoliStaPeggiodiRoma, ma di gran lunga”. Per Maria Durante, assessore municipale a Pianura-Soccavo: “Zero servizi, voragini ogni 100 metri, microcriminalità diffusa, campi rom…e un sindaco che dice che va tutto bene”. Questo il cinguettio del movimento Prima Napoli: “A Napoli intere zone sono in mano a rom e clandestini. Le altre in mano alla camorra”. Conclude la nota: ”Centrodestra e centrosinistra dunque per porre l’accento sulla condizioni di Piazza Garibaldi e della Metro 2 mentre addirittura c’è chi auspica che la notizia delle condizioni della città possa arrivare al New York Times per squarciare il velo del silenzio sullo stato del Capoluogo partenopeo”.

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