Il pm Luca Ceccanti ha disposto l’autopsia sul corpo di Ivan Ibello, il quarantunenne di Arzano (Napoli) morto sabato sera nel reparto di rianimazione del Parini di Aosta. Era ricoverato per le gravi ferite riportate due sere prima in un incidente stradale autonomo a Gignod. Come “atto dovuto” e per garantire loro la possibilità di partecipare alla perizia, sono stati iscritti nel registro degli indagati il direttore del dipartimento, Enrico Visetti, e il medico di turno, Monica Meucci. Il fascicolo per omicidio colposo è stato aperto dopo un esposto della famiglia della vittima. L’incarico è stato conferito al medico legale Roberto Testi, che sta svolgendo in queste ore l’autopsia e che avrà 60 giorni per consegnare la relazione al magistrato. Sia l’avvocato Corrado Bellora (difesa Visetti) sia la collega Viviane Bellot (difesa Meucci) hanno nominato come consulente di parte il medico legale Lorenzo Varetto. “Respingo ogni accusa e confido che l’autopsia confermi che il mio cliente ha agito secondo i protocolli medici”, commenta Bellora. Ibello, alla guida della sua auto sulla strada statale 27, nella notte tra il 23 e il 24 luglio si era schiantato contro il guard-rail, riportando gravi ferite, in particolare al volto. Per i sanitari la morte è dovuta a “complicanze emorragiche dovute ai traumi riportati”.

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