Sono diciotto i richiedenti asilo che da stamattina sono stati praticamente sfrattati per ordine del Prefetto di Napoli dalla struttura di Terzigno nella quale erano stati accolti. Si tratta di uomini inciampati, loro malgrado, nel malato sistema di (non)accoglienza italiano del quale, al momento, beneficiano soli gli imprenditori italiani. Un sistema che, per procedure, tempi e modalità attuative, provoca frustrazione, spesso depressione, avvilimento e rabbia nei migranti e, dall’altro lato, un notevole arricchimento degli italiani che ne tengono le redini. Nell’ordinanza si legge che i diciotto avrebbero assunto atteggiamenti minacciosi e violenti e procurato lesioni a due operatori. Immediata è stata la reazione dell’associazione 3 Febbraio con la quale i diciotto avevano partecipato a diverse manifestazioni. Pare, infatti, che sia stato questo, più che altro, il principale motivo dell’allontanamento: l’eccessivo attivismo. Molti dei diciotto, espulsi tutti con la medesima motivazione – si legge in un comunicato della 3 Febbraio – non erano neanche in Hotel quel giorno: uno di loro, ad esempio, si trovava ad una messa in una chiesa protestante ed il pastore si è già detto pronto a testimoniare in suo favore. Nel comunicato si parla, inoltre, di minacce che i migranti avrebbero ricevuto a più riprese dal direttore dell’Hotel Villa Angela, la struttura nella quale erano ospitati. Tra l’altro, nell’ordinanza di revoca dell’accoglienza, notificata in mattinata ai richiedenti asilo, non si fa cenno ad alcuna sistemazione alternativa. I migranti si trovano, dunque, sfrattati e sostan-zialmente buttati in mezzo ad una strada. Il paradosso è che, essendo richiedenti asilo, hanno il diritto di restare in Italia fino alla fine delle procedure della Commissione (che normalmente sono molto lunghe e dagli esiti incerti) ma non possono ricevere le comunicazioni relative alla procedura stessa perché privi di domicilio. Il rischio è che la loro richiesta di permesso di soggiorno come richiedenti asilo venga archiviata nel momento in cui loro risultino irreperibili. Per stanotte verranno accolti dalla chiesa Valdese di Napoli. Questa, però, non è certo una soluzione.
Luca Leva
Giulia Ambrosio