Un gruppo di cittadini proveniente dall’Italia, ha inscenato una protesta davanti la sede del Parlamento Europeo. L’iniziativa affinché l’Unione Europea si adoperi a far bonificare i territori della Terra dei Fuochi. Nelle campagne intorno a Napoli, nel Sud Italia, sono sotterrate tonnellate di rifiuti tossici pericolosi, scarti di lavorazioni industriali provenienti da aziende di mezza Europa. “Lo Stato italiano ci sta condannando a morire – dice un cittadino – perché nelle campagne i rifiuti stanno inquinando l’acqua del sottosuolo e la terra. Molte persone si ammalano e muoiono di tumore”. A coordinare la protesta Antonio Fattore, portavoce del M5Stelle di Calvi Risorta, il paese dove è stata ritrovata lo scorso mese di giugno la discarica di rifiuti tossici più grande d’Europa. “Le responsabilità di questo disastro sono anche delle leggi italiane che hanno dato valore al rifiuto tossico industriale, cioè hanno obbligato le aziende a sostenere costi per quantità di rifiuto smaltito. L’unione Europea deve obbligare l’Italia a fare le bonifiche, dissotterrando e stoccando in sicurezza i rifiuti tossici. Per il futuro le aziende dovrebbero pagare a prescindere una tassa sulla produzione dei rifiuti e non sulla quantità dello smaltito, perché così si crea un florido mercato dello smaltimento abusivo. Sarebbe auspicabile – conclude Fattore – la costituzione di un Ente Europeo per le Bonifiche e la gestione dei rifiuti tossici pericolosi, nonché una profilassi per la prevenzione dei tumori con visite e screening sanitari alle popolazioni interessate.