Non si annunciano brevi i tempi dell’indagine avviata dalla procura di Torre Annunziata sul blocco all’accesso degli Scavi di Pompei determinato nei giorni scorsi da una assemblea dei lavoratori che ha provocato grandi disagi ai visitatori fermi per ore in attesa davanti agli ingressi.

E’ quanto precisano gli inquirenti, che sottolineano come l’inchiesta sia ancora in una fase iniziale che necessita dell’acquisizione di una serie di atti: occorre infatti in primo luogo identificare organizzatori, partecipanti e i motivi di assemblee e scioperi proclamati negli ultimi tempi, anche per accertare l’ipotesi se, accanto alle motivazioni ufficiali della iniziativa sindacale ve ne siano altre, tipo ricatti o indebite pressioni sulla Soprintendenza (circostanze tutte da verificare, puntualizzano gli inquirenti). Per ora comunque il fascicolo aperto dal procuratore Alessandro Pennasilco indica un’ unica ipotesi di reato, ovvero l’interruzione di pubblico servizio. Il quadro sarà più chiaro solo quando saranno conclusi gli accertamenti preliminari.

 

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