Chiude da oggi, per lavori di manutenzione straordinaria, l’Acquario di Napoli, struttura che fu inaugurata il 26 gennaio 1874, tra i primi esempi in Europa di struttura interamente dedicata all’esposizione della flora e della fauna marina del Mediterraneo.
“In questi ultimi giorni abbiamo osservato il distacco, in più punti, dei mattoncini di copertura delle pareti della sala” spiega il dott. Vincenzo Saggiomo, direttore della Stazione Zoologica Anton Dohrn. “Ciò si aggiunge alla ormai cronica fuoriuscita d’acqua dalle sigillature delle vasche e alle pesanti infiltrazioni nelle pareti. Una situazione che deve necessariamente e rapidamente essere sanata”. Dopo quasi un secolo e mezzo di attività chiude, quindi, temporaneamente l’Acquario di Napoli. Purtroppo nei decenni passati dicono i tecnici è mancata quella costante ed accurata manutenzione che avrebbe potuto evitare il deterioramento delle strutture fino allo stato attuale. Come previsto dalla normativa vigente, sono state attivate le procedure necessarie per salvaguardare il benessere della fauna marina ospite dell’Acquario. “Abbiamo contattato le autorità competenti con le quali ci siamo confrontati per individuare le modalità migliori per gestire questa delicata fase” assicura Sandra Hochscheid, coordinatrice dell’Unità Acquario. “Gli animali saranno temporaneamente ospitati nelle nostre strutture di stabulazione. Successivamente, in base alle necessità e condizioni delle singole specie, alcune saranno trasferite presso l’Acquario di Cattolica mentre per altre si chiederà l’autorizzazione al rilascio in natura”. “È un impegno personale, oltre che un dovere, riaprire l’Acquario nel più breve tempo possibile”, sottolinea il prof. Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn. “Ho messo insieme un gruppo di tecnici e tecnologi che dovrà rapidamente stabilire il cronoprogramma delle azioni da intraprendere. L’Acquario non ha solo un valore storico ma è anche un’eccezionale attrattore turistico, posto in un punto strategico all’interno della Villa Comunale, e sarà, insieme al futuro museo di Biologia Marina DarwinDohrn che apriremo nella Casina nel Boschetto, il fulcro delle attività di divulgazione scientifica della Stazione Zoologica Anton Dohrn e un nuovo centro di educazione e cultura per i cittadini napoletani e per la nostra regione”.