In uscita dai domiciliari per le due ore di libertà concesse dalla legge ai pregiudicati, insieme con il figlio effettua una rapina a un 74enne, ma sul posto si trova a passare un agente del commissariato locale, fuori dal servizio, che riconosce i due malviventi, padre e figlio, ed entrambi finiscono in carcere.
E’ accaduto questa mattina a Castellammare di Stabia (Napoli), tra le ore 11 e le 12, in via Tavernola. Padre e figlio erano in giro a bordo di uno scooter: Antonio e Luca Maracas, rispettivamente di 47 e 20 anni, hanno sottratto con violenza l’orologio da polso a un anziano seguendolo e poi aggredendolo per portargli via un ‘Eberhart” del valore di 1.500 euro. Il padre, che guidava lo scooter, è rimasto a bordo mentre il ragazzo ha seguito l’anziano fino a balzargli addosso, alle spalle, strappandogli dal polso l’orologio. La vittima ha tentato di fare resistenza ma inutilmente. Il giovane è salito a bordo dello scooter e con il padre si è allontanato con il bottino, lasciando la vittima frastornata e dolorante. A distanza ha osservato la scena un agente del commissariato locale, diretto dal primo dirigente Pasquale De Lorenzo e dal vicequestore Daria Alfieri, che si è lanciato di corsa per tentare di evitare il crimine. E’ riuscito solo a soccorrere la vittima, ma ha riconosciuto i due malviventi e ha chiamato i rinforzi. Poliziotti si sono subito recati a casa dei due malviventi trovando solo il ventenne, mentre lo portavano via in manette, è rientrato il padre e anche lui ha seguito il figlio al commissariato. Per entrambi l’accusa è di rapina impropria e il magistrato ha disposto l’immediato trasferimento di padre e figlio al carcere di Poggioreale. La vittima è stata refertata all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia per lesioni al polso. L’orologio non è stato ritrovato, si presume che Maragas padre se ne sia immediatamente disfatto subito dopo la rapina.