“Finanche sulla indiscutibile e fastidiosissima invasione di blatte nei rioni della nostra città il sindaco Di Muro ha cercato di scaricare le proprie responsabilità amministrative su altri, in questo caso sull’IACP di Caserta. Ci limitiamo a far presente all’intera Amministrazione comunale di sinistra, guidata da Mattucci Di Muro Stellato, che è l’intera città ad essere infestata da mesi da tale problema e non solo il rione IACP, presso il quale, in ogni caso, l’istituto di Caserta ha ampiamente assolto ad ogni suo obbligo”. In questo modo sono intervenuti i riferimenti politici dei partiti e delle associazioni del centrodestra sammaritano Salvatore Mastroianni (NCD), Paolo De Riso (NPSI), Giuseppe De Lucia (Fratelli d’Italia), Bernardino Mastroianni (associazione la Rinascita del rione IACP) e Arturo Bolognese (associazione Iniziativa Meridionale) rispetto all’ultima uscita del sindaco Biagio Di Muro che sull’oggettivo degrado igienico-sanitario della Città del Foro ha cercato, per l’ennesima volta, di scaricare le proprie responsabilità su altri. “Infatti in questi quattro anni e mezzo il sindaco Biagio Di Muro e i suoi alleati Giuseppe Stellato e Dario Mattucci hanno fatto continuamente ricorso al comodo gioco della scaricabarile: in merito allo smembramento del secolare Tribunale sammaritano; alle curiose canne fumarie erette davanti all’Anfiteatro; agli esorbitanti contratti di fitto di due capannoni industriali adibiti ad uffici per il giudice di pace pagati, ovviamente, con un milione di soldi pubblici all’anno per ben nove anni; all’incuria più assoluta del manto stradale delle vie cittadine (nonostante i tantissimi soldi comunali spesi ogni mese); fino ad arrivare all’aumento di tutte le aliquote delle tasse municipali sempre deliberato prima in Giunta e poi in Consiglio a danno delle tasche dei cittadini sammaritani”. Queste sono solo alcune delle perle frutto dell’azione politica di quest’Amministrazione comunale, pertanto il sindaco Biagio Di Muro non pensasse, nemmeno lontanamente, che i cittadini sammaritani abbiano il cosiddetto anello al naso e si lascino raccontare nuove favole elettorali”.