Per mantenere due bambini piccoli dopo la separazione dal marito, e non riuscendo a trovare un lavoro, si prostituiva quando i figli erano a scuola in un bilocale nella zona di Palombina, ad Ancona, peraltro distante dalla sua abitazione. Lo hanno scoperto gli uomini della Squadra Mobile, che hanno denunciato una 32enne di origini campane, da qualche anno residente in città, per favoreggiamento della prostituzione.
Per abbattere i costi dell’affitto, ma forse anche per rendere più piccante e variegata l”offerta’, la donna si prostituiva con un giovane trans brasiliano, di lontane origini italiane, che peraltro si è dichiarato sieropositivo. I poliziotti si sono finti clienti del trans, che pubblicizzava su un sito internet specializzato le sue performance, anche in coppia con una donna italiana, da prenotare con anticipo, e dopo una serie di appostamenti hanno fatto irruzione nel monolocale. E’ stato acquisito il contratto di affitto, intestato alla 32enne, ed è così venuta fuori la storia della prostituzione per necessità, raccontata tra le lacrime dalla donna convocata negli uffici della Squadra Mobile. Le poliziotte hanno poi verificato che i bambini erano regolarmente iscritti a scuola, ben vestiti, nutriti e sereni, che la mamma dedicava loro molto tempo e che solo quando erano a scuola accettava gli incontri. Il trans ha spontaneamente raccontato di essere sieropositivo, ma di avere solo rapporti protetti, e che i soldi gli servivano per curarsi e sostenere la famiglia in Brasile. Nel caso dovessero essere individuati clienti infettati, fa notare la polizia, rischia l’arresto per il reato di lesioni gravissime.