I due omicidi avvenuti questa notte alla Sanità ed a Ponticelli sono solo l’ennesimo capitolo dell’evidente recrudescenza della violenza di stampo camorristico che nelle ultime settimane ha colpito Napoli. Dagli ordigni rudimentali fatti esplodere all’esterno di alcune attività commerciali della V Municipalità all’omicidio del giovane meccanico Luigi Galletta, colpevole di essersi rifiutato di mettere le sue capacità al servizio della camorra, è ormai sotto gli occhi di tutti quanto sta avvenendo in città. A quanto pare non bastano eventi di questo livello perché il Governo senta il dovere di intervenire. Non basta un agguato in pieno giorno a piazza Mancini o il ritrovamento di un cadavere in un’auto abbandonata a discesa Sanità, non bastano i colpi di pistola sparati in aria tra la folla a piazza Bellini né gli oltre sessanta proiettili che poche ore fa sfrecciavano nell’aria di Soccavo. Ancora una volta Napoli viene lasciata sola, in attesa di piangere la prossima vittima innocente. Eppure noi avevamo già segnalato un mese fa la pericolosità dell’escalation che si stava venendo a creare. Lo avevamo fatto con un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero dell’Interno: ciononostante, dal Ministro Alfano non ci è mai arrivata risposta alcuna. Da allora ci sono stati ancora morti e paura diffusa su tutto il territorio, ed il rischio concreto è che la situazione diventi sempre meno controllabile per le istituzioni locali e per le forze dell’ordine presenti sul territorio. Ecco perché nelle prossime ore invieremo una lettera ufficiale al Ministro per chiedere maggiore efficacia nei controlli già in atto sul territorio e misure concrete ed adeguate per impedire che Napoli resti oggetto di continua violenza da parte della camorra.

Arturo Scotto – Capogruppo Sinistra Ecologia Libertà alla Camera dei Deputati

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