Una visita “lontano dai riflettori” e senza “clamore mediatico”. Il sindaco di Napoli, a quanto apprende l’ANSA, ha fatto visita ai genitori di Gennaro Cesarano, il ragazzo di diciassette anni, ucciso nella notte tra il 5 e 6 settembre nel rione Sanità. “Ho visto dignità e compostezza in una coppia colpita da una tragedia come quella di perdere un figlio – afferma de Magistris – Ho detto loro che non ero lì per giudicare e che qualunque siano state le ragioni di quella tragedia, resta il fatto che una famiglia che perde un figlio a 17 anni, ucciso, merita ascolto”. Ciò che, spiega, ha accomunato lui e la famiglia di Genny “è stata la richiesta di giustizia. Credo che non bisogna emettere sentenze anticipate, né vivere di pregiudizi – sottolinea – sarà la magistratura, insieme con le forze dell’ordine a fare le indagini e, se saranno individuati i colpevoli, a fare un processo”. Il sindaco parla dello “stesso desiderio di giustizia” che pone le basi “per costruire un percorso di dignità”. Sembra una risposta alle polemiche dei giorni scorsi, la sua visita di oggi, di fronte all’assenza di de Magistris ai funerali del ragazzo. “Ci tenevo ad andare di persona a portare la mia solidarietà al padre e alla madre del ragazzo – precisa – perché quanto accaduto è stata una tragedia, è morto un ragazzo, minorenne, ucciso in condizioni barbare, violente e drammatiche”. “Vicinanza” e “impegno” portati “in modo discreto” e l’impegno a fare “tutto il possibile come sindaco e come amministrazione per essere vicino alla sofferenza, ai giovani e alle persone dei quartieri della città e costruire un percorso che possa non rendere vani queste tragedie”. Un modo per “restare accanto alla famiglia e al quartiere anche nei giorni successivi” alla morte del ragazzo. “Ritengo che sia stato doveroso e importante andare dove c’è sofferenza – conclude – e farlo lontano dai riflettori e dagli avvoltoi”.

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