Un detenuto extracomunitario maggiorenne, con problemi mentali, trasferito da qualche settimana da una struttura penitenziaria per adulti all’Istituto Penale Minorile di Nisida, a Napoli, è andato in escandescenza e distrutto completamente la cella che gli era stata assegnata. L’episodio, avvenuto martedì scorso, è stato reso noto oggi da Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Secondo la ricostruzione resa nota dal sindacato, “a seguito di una normale perquisizione il nord africano, già noto per essere evaso a Roma, liberandosi della scorta che lo accompagnava in Tribunale, sia andato in escandescenza distruggendo completamente la cella che gli era stata assegnata, causando danni per migliaia di euro e provocandosi lesioni personali”. “Solo grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria in servizio – sottolinea Capece – si è riusciti a ripristinare la sicurezza e riportare alla calma l’extracomunitario con problemi psichiatrici”. Nella nota il Sappe contesta le conseguenze della legge che ha voluto la detenzione, presso i carceri minorili, anche dei detenuti maggiorenni. Il sindacato sostiene che “gli episodi di violenza commessi da detenuti maggiorenni nelle strutture minorili siano in aumento e che a questo punto sarebbe opportuno rivalutare gli effetti applicativi delle norme”.

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