Il 23 settembre del 1985 il giovane giornalista Giancarlo Siani, collaboratore de Il Mattino e dell’Osservatorio sulla camorra, veniva assassinato sotto casa da due sicari, ennesima vittima della malavita che vedeva nel 26enne un personaggio scomodo per la sua voglia di raccontare la verità attraverso le pagine di un giornale. Varie le iniziative a lui dedicate che si sono succedute a Napoli, così come a Torre Annunziata dove lunedì scorso è tornata per le strade della città, in un lungo corteo, la sua vecchia Mehari verde. Anche l’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese sente con particolare partecipazione questo anniversario, e già lo scorso anno si è prodigata per promuovere la figura di Siani in città: “A 30 anni da quel vile agguato – ha detto il sindaco Vincenzo Cappello – Giancarlo Siani continua a vivere nella memoria di tutti noi come esempio di vita, di lotta alla criminalità, di giornalismo appassionato e di amore per la verità che non si piega a condizionamenti. Un giovane coraggioso che, oggi in particolare, l’Amministrazione comunale vuole ricordare assieme a tutti i cittadini. Dall’agosto del 2014 la nostra città ha una strada dedicata proprio a Giancarlo, non appena l’iter burocratico giungerà al termine provvederemo a predisporre la cerimonia di intitolazione ufficiale e a promuovere per l’occasione una manifestazione, affinché i suoi valori diventino parte del tessuto culturale della nostra comunità e siano di esempio soprattutto per le nuove generazioni”.

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