“Tutta la documentazione relativa all’appalto dell’Asl di Caserta per il servizio di pulizia negli uffici va immediatamente inviata all’Anac di Raffaele Cantone per evitare che si ripeta quanto avvenuto negli anni scorsi con le gare finite nel mirino della Dda di Napoli”. E’ quanto dice il segretario della Filcams-Cgil di Caserta, Benedetto Arricale, impegnato nella vertenza relativa all’aggiudicazione da parte dell’azienda sanitaria della gara da 12 milioni di euro ad una società del Piemonte. Un appalto contestato dai sindacati e dai lavoratori che nei giorni scorsi hanno dato vita a proteste per le strade di Caserta in quanto ritengono che l’azienda piemontese non sarà in grado, al prezzo a cui si è aggiudicata il servizio, di gran lunga inferiore a quello delle precedenti gare Asl di garantire lo stesso standard qualitativo mantenendo nel contempo le 388 unità lavorative presenti. L’appalto riguarda la pulizia nei sette ospedali casertani gestiti dalla Asl e degli uffici dei distretti sanitari. Arricale denuncia poi “lo spezzettamento dell’appalto Asl in mini-appalti, come è avvenuto ad agosto, in pieno periodo estivo, per le Sir (Strutture Intermedie Residenziali) di Piedimonte Matese e Marzanello, il cui servizio di pulizia è stato affidato a due consorzi, tra cui uno che in passato ha avuto qualche problema con la certificazione antimafia (problemi poi risolti con la sentenza del Tar che annullò il provvedimento della Prefettura di Napoli); tale decisione mette a rischio il posto di lavoro per undici unità”. Domani ci sarà un nuovo incontro in prefettura sull’appalto Asl. “Faremo di tutto per bloccare l’aggiudicazione della gara e riportare la legalità e la trasparenza – dice Arricale – l’azienda piemontese non riuscirà mai a effettuare il servizio per 12 milioni di euro ma di certo dovrà tagliare le ore e i lavoratori. E’ giusto che Cantone verifichi se la gara è stata regolare”.

 

 

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