Higuain, Insigne, Hamsik, Callejon. Maurizio Sarri è pronto a lanciare tutta la sua batteria di stelle contro la difesa del Milan nella sfida che può proiettare davvero il suo Napoli nella corsa verso lo scudetto. Dopo il filotto di vittorie, tra campionato e Europa League, contro Bruges, Lazio, Juventus e Legia Varsavia, con l’unica macchia dello 0-0 di Carpi, gli azzurri arrivano a San Siro con il morale a mille e la consapevolezza di poter fare risultato. Sarri ha chiesto dopo Varsavia una prova di forza in casa del Milan, davanti a quel Mihajlovic che era stato tentato da De Laurentiis per il dopo Benitez. Il tecnico toscano ha saputo fugare lo scetticismo con il gioco e i risultati, plasmando in due mesi una squadra che riesce ad essere corta, a correre tanto e ad avere molte soluzioni offensive. Un gioco bello, vincente, ma anche dispendioso quello degli azzurri, che alla fine del tour de force con sette gare in tre settimane trovano un Milan fuori dalle coppe e, quindi, inevitabilmente più fresco. Ma mister Sarri ancora una volta partirà dalle sue certezze, a cominciare da una difesa che ha preso un solo gol, quello di Lemina, nelle ultime cinque partite: la coppia centrale Koulibaly-Albiol funziona e lo spagnolo ha anche riposato a Varsavia per prepararsi all’impatto della coppia Bacca-Luis Adriano. Pronta anche la coppia di terzini, con Hjsaj a destra e Ghoulam, uno dei più in forma, a sinistra, pronti a coprire e sostenere l’azione offensiva. Sarri vorrà subito un Napoli molto corto, pronto a imporre il propri gioco ma anche aggressivo in fase di non possesso palla, per rilanciare subito le ripartenze. Là davanti Higuain lustra la scarpa da cui è scaturita la magia di Varsavia e vuole ancora un gol a San Siro, come quello del settembre 2013 che sigillò il 2-1 azzurro nell’ultimo successo nel Napoli in casa rossonera. Al suo fianco ci sarà di nuovo Lorenzo Insigne: dopo lo scampato pericolo per l’infortunio al ginocchio, l’attaccante è pronto al rientro. L’intesa con il Pipita è ormai altissima, e il genietto di Frattamaggiore vuole confermarsi determinante nell’attacco a tre di Sarri, anche per convincere Conte a riportarlo definitivamente in nazionale.

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