I 5 Stelle di Orta di Atella ribaltano il celebre motto “non c’è 2 senza 3”. Su tre consiglieri comunale solo due hanno firmato un documento (nella foto) per informare i cittadini sugli ultimi sviluppi politici locali. L’intervento dei pentastellati, pubblicato su Facebook, è stato sottoscritto dal capogruppo Fabio Di Micco e Rosaria Puoti. Balza agli occhi che manca la firma del candidato sindaco Gennaro Giordano. Come mai? Di Micco e Puoi non ne fanno cenno ma appare evidente che nel gruppo 5 Stelle si è aperta una falla. Problemi interni? Divergenze sulle scelte amministrative? Non si sa. In nome della trasparenza dovrebbe comunicare anche questo ai cittadini. O no? È invece inequivocabile la posizione di Di Micco e Puoti espressa nel documento. Una chiusura netta a qualsiasi accordo oggi e in futuro con una parte della maggioranza per mandare a casa l’amministrazione. “Si informano i cittadini – si legge nella nota – che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Orta di Atella sono stati avvicinati negli ultimi giorni da alcuni esponenti della maggioranza al fine di porre in essere una “manovra di Palazzo” finalizzata, con un atto amministrativo a fare un “colpo di stato” attraverso le dimissioni di massa dei consiglieri stessi. Il Movimento 5 Stelle ha rifiutato qualsiasi tipo di accordo e rigetta qualsiasi futuro accordo con qualsiasi esponente della maggioranza. La “guerra tra bande” che si sta verificando all’interno della maggioranza è causata esclusivamente da interessi personalistici e dalla frustrazione di chi, aspirando a “poltrone” e ad incarichi vari, non ha avuto ancora nulla”. Nessuno accordo sotterraneo con la maggioranza, ma nel contempo una netta bocciatura dell’operato di Giuseppe Mozzillo & company. “Ancora una volta – scrivono i due consiglieri 5 Stelle – si è verificato quello che il Movimento 5 Stelle dice da tempo: quella che governa Orta di Atella è una classe dirigente interessata solo ed esclusivamente al proprio interesse personale e non al benessere della nostra amata Comunità cittadina”. Infine l’annuncio di una mozione di sfiducia al sindaco e alla sua maggioranza. “Il Movimento 5 Stelle – sottolineano Di Micco e Puoti – ritiene che gli atti che comportino conseguenze politiche riguardanti la nostra Comunità vadano presi nelle sedi istituzionali preposte e non nelle “segrete stanze” con complotti. Il Movimento 5 Stelle nei prossimi giorni proporrà in seno al Consiglio Comunale (che è l’unica sede ufficiale) una mozione di sfiducia nei confronti di chi sta mortificando con il suo comportamento proprio il Consiglio cittadino, comprimendo nei fatti le sue attribuzioni e le sue prerogative”. Va bene ed è più che comprensibile e coerente che i grillini non vogliano avere nulla a che fare neanche con pezzi della maggioranza. E che vogliono svolgere la loro attività nelle sedi istituzionali con una mozione di sfiducia alla luce del sole. Ma dovrebbero sapere che possono presentarla solo se è sottoscritta da almeno 6 consiglieri. Basterebbe dare un’occhiata allo Statuto comunale. E quindi deve essere firmata anche da qualche esponente della maggioranza. Se ci può essere “2 senza 3”, non ci può essere invece una mozione di sfiducia senza arrivare almeno a 6. Evidentemente in casa 5 Stelle i conti non tornano. Un ultimo inciso: ma se per i pentastellati la maggioranza è così disastrosa come dicono, e non hanno tutti i torti, non sarebbe dovere dell’opposizione sfruttare l’occasione per mandarla a casa e aprire finalmente una vera fase nuova a Orta di Atella?
Mario De Michele