Fumata nera nell’incontro relativo all’appalto per le pulizie in ospedali e uffici dell’Asl di Caserta tenutosi questa mattina alla prefettura tra i rappresentanti dei lavoratori e l’azienda che si è aggiudicata la gara, la Rticm Service di Cascinette d’Ivrea (Torino). I sindacati – Filcams Cgil, Uil-Trasporti, Fisascat-Cisl e Flaica – hanno ribadito il loro no all’aggiudicazione definitiva, che resta per il momento sospesa, ritenendo che la società piemontese non sia in grado di garantire i livelli occupazionali e gli standard qualitativi del servizio al prezzo cui è risultata vincitrice, pari a 12 milioni di euro, e dovrà ridurre il monte ore e licenziare decine di dipendenti. Attualmente gli addetti alle pulizie nei sette ospedali casertani e negli uffici dei distretti Asl sono 388. Il segretario della Filcams-Cgil Benedetto Arricale ha ribadito l’opportunità di inviare la documentazione della gara all’Anac di Cantone perché valuti ogni profilo. Le precedenti gare del servizio di pulizia indette dall’Asl, che venivano aggiudicate ad un prezzo di gran lunga superiore a quello attuale (in media 22 milioni di euro contro i 12 di oggi) sono finite nel mirino della Dda: nel 2005 l’appalto se l’aggiudicò l’imprenditore Angelo Grillo, in carcere al 41bis perché ritenuto vicino al clan Belforte di Marcianise. Grillo ha ammesso di aver distribuito mazzette a politici e funzionari Asl, e proprio di ieri è l’arresto per corruzione aggravata dal metodo mafioso del responsabile dell’ufficio legale dell’Asl di Caserta Raffaele Crisci.

 

 

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