“Grazie all’introduzione di acceleratori di ultima generazione puntiamo a ridurre i tempi di attesa per la radioterapia oncologica per permettere ai pazienti affetti da patologie tumorali di ricevere cure e assistenza di primo livello in Regione. Così la sanità campana, grazie alle nuove apparecchiature, potrà potenziare l’offerta del servizio pubblico e garantire centri di qualità, per ovviare alla fuga fuori regione di chi abbisogna di cure rapide, o ancor peggio di chi rinuncia alle terapie”. Così il presidente della Commissione sanità Raffaele Topo (Pd) che ha affrontato l’argomento durante un incontro con i commissari delle Asl e i direttori generali delle Unità operative complesse delle province campane, svoltosi in consiglio regionale. “I numeri parlano chiaro: le strutture pubbliche e private nel 2014 hanno assistito, in termini di cure radioterapiche, circa 10 ila pazienti (3600 nel pubblico e 5600 nel privato) – dice il consigliere – Ma le parole del direttore dell’ospedale Pascale di Napoli Paolo Muto, che parla di 16mila pazienti attesi in un anno, indicano che di circa 6mila malati noi ne perdiamo le tracce. Di questi, un alto numero si cura altrove, provocando un’impennata dei costi per l’assistenza del Servizio sanitario Regionale, o ancor peggio c’è chi non si cura affatto”. “Con l’istallazione di acceleratori lineari di ultima generazione di cui si stanno dotando i centri specializzati, entro il 2016 puntiamo a ridurre fino all’azzeramento le liste d’attesa – sottolinea Topo – poiché il tempismo per i malati tumorali è fondamentale. L’obiettivo è quello di scongiurare la fuga fuori regione e puntare a ottenere un assistenza sanitaria di qualità”. “Ci impegneremo a garantire, nell’ambito del turn over, risorse umane necessarie al funzionamento delle nuove apparecchiature” conclude l’esponente Pd.

 

 

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