Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Caserta mettono sul banco degli imputati il Presidente Angelo Di Cstanzo e il Dg Rosaria Rossi per i provvedimenti inerenti al personale adottati senza alcun tipo di consultazione sindacale. Ecco il testo della missiva indirizzata alle due autorità: Le scriventi OO.SS. hanno rappresentato, nei vari incontri avuti con la S.V., il disappunto in merito alla consuetudine dell’amministrazione di adottare provvedimenti che interessano il personale dipendente senza alcuna consultazione sindacale facendo rilevare che a tutt’oggi non si è riuscito a instaurare stabili e costruttive relazioni sindacali, al fine di dare risposte certe e tempestive alle innumerevoli problematiche esistenti. Nonostante l’atto di indirizzo e le belle enunciazioni di principio contenute in uno dei primi atti dell’Amministrazione Di Costanzo, decreto n.2 del 25.06.2015, non si registrano adeguate e necessarie iniziative gestionali consequenziali tese a ridurre drasticamente la spesa e a scongiurare il tracollo finanziario totale, oramai imminente, della Provincia di Caserta. Si è constatato, altresì, uno stato dei fatti in continuo e progressivo peggioramento e si continua ad amministrare l’Ente come se nulla stesse accadendo: – non si procede alla immediata modifica della pianta organica con riorganizzazione dell’ente secondo le ultime disposizioni normative tenendo conto che non è più sostenibile una struttura con tantissimi settori; – manca negli uffici la carta per stampare, l’inchiostro nelle stampanti e le fotocopiatrici sono state asportate per fine contratto; – si continua ad autorizzare inutile lavoro straordinario; – si assiste alla frenetica ricerca di fondi con l’impressione che non si è compreso fino in fondo che le consistenze finanziarie attuali della Provincia sono scarsissime: – addirittura qualche consigliere, memore dei passati “fasti”, va alla ricerca di stanze e arredi; – i provvedimenti gestionali adottati dai dirigenti dell’Ente continuano a non essere notificati alle scriventi, né tantomeno pubblicati all’Albo Pretorio on line, a garanzia della trasparenza e pubblicità dell’azione amministrativa; – il personale dipendente viene trasferito da un Settore all’altro, spesso in violazione del vigente regolamento interno e senza alcun previo coinvolgimento delle OO.SS. scriventi al fine di valutare e/o pianificare di concerto le effettive e reali esigenze organizzative dell’Ente; – non si colpiscono i reali sprechi; – si procede all’attribuzione di nuove Posizioni Organizzative in dispregio agli accordi raggiunti in Delegazione Trattante che prevedevano la forte riduzione delle stesse e la non assegnazione delle P.O., attribuite ai dipendenti che vanno in pensione nell’anno 2015, se non in casi da concordare espressamente e nell’ambito delle somme stanziate; – i bagni dell’ente sono sprovvisti, da diversi mesi, di quanto necessario per garantire igiene e pulizia personale dei dipendenti e dei tanti utenti che quotidianamente accedono negli uffici dell’ente; Questa la grave situazione della Provincia di Caserta. L’unico provvedimento che al momento darebbe ristoro alle casse dell’ente è, paradossalmente, la dichiarazione di dissesto finanziario e non si riescono a capire i motivi che ostano all’emanazione di tale provvedimento. Le scriventi OO.SS. condannano, fermamente e con convinzione, l’attuale politica dell’amministrazione Provinciale di Caserta e rinnovano la richiesta di procedere, senza ulteriori indugi: – alla chiusura immediata di tutte le fondazioni create nel tempo che comportano spreco di denaro pubblico; – alla chiusura immediata di Villa Vitrone; – alla chiusura immediata di una delle due sedi della Provincia,; – alla chiusura dei recapiti dei CPI; – a rivedere tutti i contratti in essere, tenendo conto che le spese per le funzioni oggetto di riordino possono essere tagliate nell’immediato mentre quelle relative alle funzioni di competenza dell’ente vanno razionalizzate e ridotte; – alla dismissione delle strade ex Anas e di ogni altro tratto stradale possibile, eliminando tutte le spese ivi connesse; – all’eliminazione immediata delle spese di assistenza legale con riorganizzazione del Settore legale dell’ente utilizzando il personale interno; – alla revisione immediata di tutti i contratti con Terra di Lavoro; – all’abbattimento dei costi di manutenzione per i palazzi di proprietà provinciale nonché negli istituti scolastici; – all’abbattimento dei costi di fitto per gli istituti scolastici; – al contenimento immediato delle spese per la pulizia, servizio facchinaggio e smaltimento dei rifiuti; – all’eliminazione dei costi per i rimborso spese viaggio organi istituzionali e rimborso spese indennità chilometrica; – al taglio dei costi per i Consigli di amministrazione delle Istituzioni autonome; – alla risoluzione del problema dei debiti fuori bilancio. Alla luce di questo decadente quadro rappresentato, le scriventi OO.SS. chiedono una immediata inversione di tendenza, ripristinando le corrette relazioni sindacali, in mancanza della quale attiveranno fermamente tutti gli strumenti di lotta e di denuncia consentiti dalla legge iniziando dal proclamare lo stato di agitazione del personale dipendente con la convocazione di un assemblea del personale.”

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui