Cala il sipario “caso” Di Santo. La Corte di Appello Civile di Napoli avrebbe nei giorni scorsi rigettato il ricorso dell’ex sindaco di Sant’Arpino contro il provvedimento del prefetto di Caserta con il quale lo scorso marzo fu dichiarato decaduto dalla carica di primo cittadino con conseguente scioglimento del consiglio comunale santarpinese. E’ quanto si apprende da fonti giudiziarie e da mabinti politici locali. Come è noto la decisione del Prefetto arrivò all’indomani del rigetto da parte della Cassazione dl ricorso di Eugenio Di Santo avverso la sentenza di patteggiamento con la quale lo stesso ex sindaco venne condannato ad una pena di 18 mesi per aver pressato l’imprenditore Franco Mottola, titolare della ditta “Marty’s srl”, ditta che si era aggiudicata l’appalto per la mensa dell’istituto scolastico comprensivo, affinché gli venisse regalato un braccialetto di diamanti dal valore di 2-3 mila euro. Con la decisione dei giudici partenopei dell’altro giorno si scrive definitivamente la parola fine sulla vicenda della seconda giunta Di Santo. Il Comune di Sant’Arpino, attualmente guidato dal facente funzioni Aldo Zullo, tornerà al voto la prossima primavera.

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