Due allagamenti in cinque giorni e nemmeno l’ombra della Protezione Civile. La riorganizzazione del nucleo comunale annunciata dal sindaco Enzo Guida e dal consigliere delegato, Alfonso Marrandino, è fallita, almeno fino a questo momento. Le piogge di sabato e di ieri, hanno messo a nudo l’improvvisazione e la disorganizzazione dell’amministrazione in materia di protezione civile. Tante settimane per individuare il nome del nuovo coordinatore, tanti annunci, riunioni a destra e sinistra e zero fatti. Nelle ore di pioggia più intensa, tanti cittadini hanno dovuto provvedere personalmente e con mezzi propri a pulire caditoie, svuotare cantine e locali a piano terra e mettere in sicurezza le proprie automobili, improvvisandosi anche soccorritori per aiutare automobilisti provenienti da altri paesi bloccati nell’acqua con le auto in panne. Via Matteotti, via Fasci Siciliani e via Marini, sono state impraticabili e pericolose e si sono verificati anche dei black out ma nessun volontario della “nuova” Protezione Civile, iniziando dal coordinatore, scelto dal sindaco circa due settimane fa, era presente sul posto a dare man forte ai cittadini. E lo stesso post del sindaco su facebook, ha confermato questa cosa. Ci dispiace molto, come ex volontari della Protezione Civile, essere stati definiti “attori politici” che “travalicano i confini ed invadono il campo delle scelte dell’amministrazione comunale”, nella risposta data all’interrogazione presentata dal gruppo politico “Cesa C’è”. Ci siamo dimessi per far emergere la poca attenzione di questa amministrazione per il lavoro dei volontari e le sorti del nucleo. Non ci interessa la politica ma la sicurezza e la tutela del territorio, a cui abbiamo dedicato giorni e notti del nostro tempo, anche con mezzi di fortuna. Il nucleo di cui abbiamo fatto parte, non era di “grandi numeri” ma di grande lavoro e passione. E i fatti lo hanno dimostrato. Come le assenze di questi giorni dimostrano che si è solo colpevolmente sfasciata una bella realtà. Guida e Marrandino hanno grosse responsabilità e non si capisce perché il nuovo coordinatore, il signor Cesario D’Agostino, non si sia visto in giro. Si deve aspettare che accada qualcosa di grave per muoversi? O che si assegnino al nucleo comunale barche e blindati per uscire? La Protezione civile è volontariato e chi non ha tempo né voglia di mettersi a disposizione degli altri, farebbe bene a dedicarsi ad altro. Lo diciamo da volontari a volontari, senza attacchi personali. Che fine ha fatto poi il collegamento per accedere ai bollettini meteo che era stato attivato sul sito della protezione civile comunale per avvisare i cittadini di eventuali allerte? Ci auguriamo che non si stia aspettando l’arrivo di Giuliacci in persona per comunicarle ai cittadini. A volte basterebbero meno chiacchiere e più fatti. E sono quelli che stanno mancando, purtroppo per Cesa.
Ex Volontari Nucleo Protezione Civile Cesa