Lo dice forte e chiaro Vincenzo De Luca in missione a Milano a Expo 2015. “Il 97 per cento della Campania è sano e incontaminato. I prodotti del nostro territorio sono innocenti. Ora lo sappiamo con certezza sulla base di dati scientifici inconfutabili”. All’Expo la Regione ha scelto di presentare in anteprima lo studio effettuato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno su acqua, aria e suoli della Terra dei fuochi e della Campania. “I risultati – dice il governatore dal palco – sgomberano il campo da equivoci e strumentalizzazioni. La Campania è una terra buona, abbiamo prodotti straordinari e genuini, l’inquinamento riguarda solo una piccola parte della regione ma stiamo già intervenendo ed entro pochi anni ce lo lasceremo alle spalle”. Per De Luca si tratta di una “operazione verità”, portata avanti dalla Regione e dall’Istituto zooprofilattico d’intesa con il ministero della Salute, l’Istituto superiore della sanità, l’Organizzazione mondiale della sanità, il Corpo Forestale, le Università, enti ed agenzie di ricerca.
I criteri e i risultati dello studio scientifico illustrato a Expo
Il territorio regionale è stato diviso in celle che sono state oggetto di approfondite analisi ed accurati esami da parte di ricercatori ed esperti, che hanno lavorato ininterrottamente per quattro mesi, anche a luglio e ad agosto. “Abbiamo raccolto 4400 campioni sui suoli – spiega il commissario dell’Istituto zooprofilattico Antonio Limone – analizzando 52 elementi perché la Campania è una regione vulcanica e bisognava capire quali elementi fossero frutto dell’attività vulcanica e quali invece di un eventuale inquinamento”.
Dai suoli si è poi passati alle acque, con 659 campioni
“Ma quando parliamo di acque intendiamo quelle utilizzate per l’agricoltura, di certo non l’acqua dei rubinetti che è monitorata costantemente e non presenta alcuna criticità” chiarisce Limone. L’indagine ha coinvolto anche gli animali, con 1654 campioni (“abbiamo analizzato 131 volpi, 700 lumache e ancora capre e api, con particolare attenzione al miele”), e vegetali, con 2942 campioni tra prodotti ortofrutticoli ed erba spontanea: “Solo 4 campioni su quasi 3mila sono risultati non conformi”, rivela il commissario dell’Istituto zooprofilattico che ha sede a Portici.
L’ultima parte del piano di monitoraggio è relativa all’aria ed è ancora in corso
“Abbiamo piazzato 88 centraline che stanno raccogliendo preziose informazioni, ma per avere un quadro definitivo è necessario attendere l’alternarsi delle stagioni, ragion per cui i dati definitivi saranno disponibili tra maggio e giugno”. I risultati, insiste Limone, sono incoraggianti: “Non abbiamo trovato nulla di realmente preoccupante, i nostri prodotti sono innocenti”. Per De Luca “ciò che è stato fatto in Campania non ha eguali in Italia. Siamo i primi, la nostra è la regione più controllata d’Italia, rivendichiamo questo primato e sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario”. Il monitoraggio, comunque, diventerà permanente. A presiedere il comitato scientifico del progetto “Campania trasparente” sarà Roberto Bertollini dell’Organizzazione mondiale della sanità, che assicura: “Il nostro sarà un organismo indipendente e imparziale. La Campania ha raccolti dati importanti che saranno molto utili perché è indispensabile avere a disposizione il maggior numero possibile di informazioni per trarre conclusioni affidabili”.