Leggo da alcuni quotidiani locali on-line che ci starebbero delle evoluzioni politiche – programmatiche in Città . Il momento politico in Città deve essere guidato dalla riflessione e dal buon senso. Considerando quello che si è fatto, e quello che si deve fare. Ben vengano riflessioni comuni con la società civile e i partiti. Con tutti coloro che hanno voglia e coraggio di mettersi in discussione per il bene Aversa. A dire il vero candidarsi è un’esperienza che consiglio a tutti:  è dura ma formativa. Pertanto, in coerenza con le idee e con il rispetto per il trascorso personale e politico, si è pronti ad interagire ogni volta che si parlerà di programmi (senza limiti per gli steccati), nell’interesse esclusivo di Aversa. Riflessioni importantissime, su alcuni temi devono gioco forza farsi. Senza esclusioni e preconcetti. Un esempio, il centro storico (che dovrebbe essere il nostro fiore all’occhiello, che corrisponde sostanzialmente alla Città del Settecento). Gli standard comunali e le famigerate zone G. Le attività produttive, lo spazio urbano e le periferie. La stessa area dell’ex ospedale psichiatrico ‘Complesso della Maddalena’, va assolutamente riqualificata e posta al vertice degli interventi programmatici. In poche parole, deve esserci una visione della città di Aversa, come centro trainante e dominante di tanti altri piccoli centri. Una visione di Aversa come città turistica, universitaria, di riferimento giudiziario e culturale. Chi guarda avanti guarda al futuro. Bisogna credere nei giovani nella democrazia vera e nell’interesse dei cittadini.

Rosario Capasso

ex consigliere comunale Aversa

 

 

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